Categorie: Economia & Lavoro Perugia

Decathlon a Perugia, via libera dal consiglio comunale al villaggio dello sport da 119mila mq

E' stato approvata con 27 voti a favore e 2 contrari (i consiglieri Corrado e Neri) dal consiglio comunale di Perugia la pratica urbanistica per l'insediamento del polo commerciale “Villaggio della forma Oxylane – Decathlon”, che sorgerà a Olmo, interessando una superficie di 119mila metri quadri.

Il voto di ieri riguardava una modifica al piano regolatore, essenziale per permettere l'insediamento del nuovo polo commerciale: tre immobili per una superficie complessiva di 14.994mq, di cui 11.618 mq di area di vendita. L'intero progetto di una “cittadella dello sport” interesserà 119 mila metri quadri, per la realizzazione di aree parco, impianti sportivi, un vivaio, un parco verde, ed “altre attività ricreative di uso pubblico”.

Secondo il comune, pertanto, “l’area interessata dal progetto ha una superficie complessiva di circa mq 119.000; non risulta gravata da vincoli sovraordinati ed è classificata nel P.R.G. per la maggior parte come 'Area agricola periurbana', per una minima parte come 'Viabilità' e per una piccola porzione marginale come 'Zona con carattere storico, artistico e/o di particolare pregio ambientale (Villa Rizzoli)'”.

“Nel loro insieme -spiegano ancora dal comune- tutti gli interventi previsti sono finalizzati alla realizzazione di un 'villaggio della forma', che rappresenta il primo esempio del genere proposto in Italia da Oxylane – Decathlon, sulla base di quelli già realizzati in Francia. Tale villaggio prevede l’integrazione tra gli spazi commerciali, il parco e le attrezzature sportive; queste ultime saranno messe a disposizione gratuita dei visitatori, che potranno usufruire anche di attività organizzate direttamente da Decathlon, oppure da soggetti pubblici e dalle associazioni sportive locali”.

Per “semplificare l'azione amministrativa” per la realizzazione del nuovo insediamento, l'amministrazione ha istituito un tavolo apposito insieme ai tanti soggetti coinvolti, a partire dal Comune di Corciano, cui siedono anche regione, provincia, Asl2, Vigili del Fuoco, Arpa, Ispesl, Ati2 e la comunità montana del Medio Tevere. Per rendere possibile l'insediamento, l'ufficio mobilità del comune ha già preparato un nuovo schema viario che dovrà essere realizzato nella zona, già oggi stressata da un forte traffico e che dovrebbe ricadere sulla società promotrice dell'intero progetto, la Stargest Srl.
Il via libera incassato ieri dal progetto permette adesso allo Sportello unico delle Attività Produttive del comune di aprire un'istruttoria, per rilasciare le autorizzazioni necessarie a un simile “grande impianto di vendita”. Da questo momento potrà partire il lavoro di una conferenza dei servizi decisoria, per la fase esecutiva del progetto.

Visione e sviluppo economico – Il sindaco Boccali, nella conferenza stampa di fine anno dei giorni scorsi, ha definito l'insediamento Decathlon a Perugia un grande successo per lo sviluppo economico di Perugia. Secondo l'amministrazione comunale, un simile insediamento, con queste dimensioni e modalità, rappresenta “un nuovo format” per la regione e per l'intero Paese, in grado di attirare clienti nel capoluogo umbro, producendo “un impatto importante sul reddito e sull’occupazione per il territorio comunale”.

Più o meno unanime il consenso su questa vision da parte del consiglio comunale di Perugia, il cui dibattito si è incentrato sulla capacità del sistema viario dell'area a supportare lo stress di traffico che il nuovo insediamento inevitabilmente comporterà. L'unico ad aver espresso riserve sull'insediamento è il consigliere Neri (PdCI), che ha sollevato alcuni dubbi sull'effettivo impatto positivo per lo sviluppo di un insediamento Decathlon e sull’incidenza dei prospettati 119 mila metri cubi di su un terreno di valenza agricola: “Questa pratica, su cui esprimerò voto contrario, contiene infine delle contraddizioni avanzate dalla grande multinazionale che pretende di proporsi ad una città presa alla gola dalla crisi economica e, quindi, costretta a dire sì all’insediamento”.

Francesco de Augustinis

Foto: Stefano Dottori