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Dancity Festival 2012: Foligno si scatena nei due giorni di concerti. Guarda le foto

di Paolo Sciamanna e Fabio Muzzi

Grande successo per la due giorni a base di musica elettronica proposta dal Dancity Festival di Foligno. A partire dal pomeriggio di venerdì 6 luglio, fino alla tarda notte di sabato 7 luglio, si sono alternati sui tre palchi dj provenienti da tutto il mondo. Entrambi i giorni sono stati contraddistinti da tre tipologie di concerti. Con il trascorrere delle ore infatti, si è passato dalle sperimentazioni pomeridiane che hanno visto il pubblico seduto nella corte di Palazzo Trinci, attento a seguire le evoluzioni degli artisti, ai balli sfrenati della notte presso il Serendipity di Sant’Eraclio, passando per i concerti organizzati nella splendida location dell’Auditorium San Domenico. Ottima affluenza di pubblico specie da fuori regione.
Tra i tre spazi scelti (quattro se si considera la parte indoor del Serendipity) le note dolenti sono arrivate dalle location chiuse, soprattutto per quanto riguarda l’Auditorium: il gran caldo di questi giorni ha reso infatti molto problematico assistere agli spettacoli organizzati in questa sede, specie nel primo giorno, quando la performance dei Cinematic Orchestra verrà ricordata più per l’aria irrespirabile che per l’esibizione degli artisti. Più vivibile la serata del giorno successivo con le coinvolgenti esibizioni i Pierre Bastien e Nicolas Jaar. Le magiche atmosfere di questa serata hanno coinvolto il pubblico al punto da far lasciare agli spettatori le poltrone, riversandosi sotto il palco per ballare.
Venerdì pomeriggio grandi emozioni a palazzo Trinci dove i Blisster – un progetto di sperimentazioni sonore composto da un italiano Tommaso Pandolfi in arte Furtherset (già ospite del Dancity del 2011) e dal francese Antoine Mermet -.hanno ammaliato il pubblico presente. Il duo ha proposto una lunga suite di circa 50 minuti fatta di suoni elettronici, campioni e voci filtrate.
Quasi incredibile credere che Pandolfi a soli 17 anni abbia pubblicato il suo primo album a 16 anni (Old Quantum Theory” per Technowagon Recordings) e si appresti a pubblicare il suo secondo lavoro (“Health & Efficiency”, per Homework Records). L’artista, perugino di nascita, testimonia di come l’Umbria non sia fatta solo di Jazz.
Altra esibizione di grande livello di un giovane talento umbro, sempre a palazzo Trinci, quella del pianista Giovanni Guidi (folignate ed indiscutibile promessa del Jazz italiano) in coppia con Vladislav Delay. Il suono del pianoforte di Guidi si è arrampicato in fraseggi e citazioni mai scontati mentre veniva campionato filtrato e messo in loop da Sasu Ripatti poliedrico musicista finlandese.
La notte al Serendipity ha riservato l’ultima grande chicca con le magiche performance di Holy Other, venerdì, e Trevor Jackson, sabato. Ipnotica scelta di tappeti sonori dove la rarefazione delle armonie cosmiche si sono amalgamate sapientemente con sequenze ritmiche dalle frequenze bassissime. Entusiasmo, divertimento e sperimentazione vera alle 3 di mattina!