Cronaca

Da Città di Castello all’Onu, Camilla Valdambrini ambasciatrice per una settimana

Camilla Valdambrini, alunna della ‘5A Classico’ del Liceo “Plinio il Giovane” di Città di Castello, ha partecipato nei giorni scorsi al programma “New York Young UN 2024 – L’Ambasciatore del Futuro”, promosso dalla WSC World Students Connection Italia Global Leaders.

Il progetto formativo personalizzato si è articolato in un corso di formazione in diretta live streaming e di
cinque giorni di sessione di Commissione Diplomatica, nel corso dei quali ha avuto la possibilità di approfondire in lingua inglese i temi dell’agenda politica internazionale e diplomatica, dibattendo di conflitti e negoziando con alleati e avversari, tenendo discorsi e prendendo parte alle sedute nel Palazzo di Vetro, sede delle Nazioni Unite.

In tal modo Camilla ha avuto occasione di coltivare le sue capacità comunicative e decisionali, incrementando lo sviluppo di soft skills e svolgendo un orientamento post-scolastico attraverso la conoscenza di figure professionali che operano nel mondo della diplomazia e dell’ONU. Tra le competenze trasversali esercitate dalla ragazza ci sono la negoziazione e la diplomazia, il pensiero critico, ricerca, problem solving, lavoro di squadra, collaborazione e consapevolezza culturale. Tutte le attività sono state finalizzate alla partecipazione alla Conferenza di New York, svoltasi dal 5 al 13 marzo 2024.

Entusiasta e felice Camilla, che lo scorso anno è stata 6 mesi nel Missouri per un programma di studio all’estero, racconta così la settimana a New York: ”L’esperienza vissuta alle Nazioni Unite è stata estremamente significativa, sia sul piano didattico che umano. Fin da piccola sono sempre stata incuriosita dal funzionamento dell’ONU ma mai avrei pensato di poter vivere quell’ambiente in prima persona. Grazie a WSC Italia ho avuto la possibilità di partecipare ad una vera e propria simulazione diplomatica rappresentando lo stato della Mauritania nella commissione CMS (Convention on Migratory Species)”.

In commissione, – aggiunge – attraverso discussioni fra i vari paesi partecipanti, abbiamo deciso di affrontare l’argomento della conservazione degli squali, specie ad alto rischio di estinzione a causa dell’inquinamento e delle dannose attività umane. Questa esperienza non solo mi ha permesso di essere maggiormente informata su argomenti ad oggi di primaria importanza, ma ha anche consentito di migliorare le mie abilità di public speaking e negoziazione in un ambiente etnicamente e culturalmente diversificato”.