Gubbio e Gualdo

Da 50 anni simbolo della Regione Umbria, Ceri di Gubbio in mostra al Parlamento Europeo

Sono passati ormai 50 anni da quel 30 ottobre 1973, giorno in cui l’Assemblea Legislativa approvò la legge che assegnava alla neonata Regione Umbria il proprio simbolo identitario, “costituito da elementi geometrici raffiguranti in sintesi grafica i tre Ceri di Gubbio, di colore rosso, delimitati da strisce bianche, in campo argento di forma rettangolare”.

Una “efficace identificazione simbolica – come si può leggere nella motivazione che portò alla scelta del bozzetto grafico degli architetti napoletani Gino e Alberto Anselmi, ideatori dello stemma – di elementi radicati nell’antichissima storia dell’Umbria e ancora oggi vivi, elementi che trascendono il loro originario valore municipale per rappresentare degnamente l’identità della collettività regionale nel suo insieme”.

Tra gli eventi che celebreranno questa importante ricorrenza nella giornata di lunedì 30 ottobre 2023 ci saranno un convegno alla Sala dei Notari di Perugia – alla presenza di istituzioni e di tutte le componenti della Festa dei Ceri – un’esibizione degli Sbandieratori eugubini in piazza 4 novembre e un videomapping sulla facciata del Palazzo dei Priori con le immagini della corsa al calare della sera.

A gennaio 2024, infine, ci sarà una vetrina internazionale per le tre macchine a spalla, con una mostra dedicata al Parlamento Europeo di Strasburgo che si terrà dal 15 al 19, nella settimana di lavori di Plenaria”. Nello spazio espositivo riservato, saranno esposti i Ceri mezzani, immagini della festa dei Ceri di Gubbio e ovviamente lo stemma della Regione Umbria.

L’Umbria, dopo la mostra della Giostra della Quintana di Foligno, si rende nuovamente protagonista nel panorama europeo attraverso la celebrazione del suo simbolo, segno di identità e appartenenza” ha dichiarato l’on. Europarlamentare umbra Francesca Peppucci Occasioni come questa sono importanti per permettere agli altri paesi di conoscere ed apprezzare al meglio il nostro paese, attraverso storia, tradizioni e cultura”.