Perugia

“Curva Nord sicura per altri 50 anni, a meno che…” VIDEO

La pandemia, la guerra in Ucraina con le difficoltà di reperimento dei materiali, l’aumento dei costi e dell’energia, l’acqua trovata al di sotto del piazzale della Curva Nord. Con un mese di slittamento rispetto ai tempi inizialmente previsti e un maggior esborso di circa 300mila euro, per la partita Perugia – Sudtirol la Curva Nord sarà riaperta ai tifosi. Con il via libera dato da un collaudo provvisorio, in attesa di effettuare ulteriori interventi sui servizi sanitari e rifare le scale in metallo, “che comunque sono sicure”. Interventi che saranno effettuati nei periodi in cui il Perugia non utilizzerà l’impianto e che saranno completati entro dicembre.


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L’assessore Pastorelli e il sindaco Romizi, insieme al dirigente Paolo Felici, fanno il punto sui lavori che hanno portato alla sostituzione dei gradoni della Curva Nord, al potenziamento della struttura in acciaio e ad una serie di migliorie, compreso il rifacimento dei servizi igienici.

Un intervento effettuato sulla Curva Nord, la più sollecitata. Ma la Commissione pubblico spettacolo, dopo il sopralluogo, aveva sollecitato un intervento di messa in sicurezza su tutto lo stadio Curi, ormai vecchio di quasi 50 anni.

Dopo questo intervento, la capienza della Curva Nord tornerà al 100 per cento (quasi 5mila spettatori), mentre nella parte restante dello stadio, fino all’esecuzione dei nuovi interventi, sarà al 50 per cento.

Pastorelli: “Curva Nord sicura per altri 50 anni, ma…”

“Coi lavori in Curva Nord, i tifosi avranno una casa sicura per 50 anni” ha detto l’assessore Pastorelli. Aggiungendo: “Se dovesse presentarsi la possibilità di avere un nuovo completo impianto… Ma al momento non sono stati presentati ufficialmente progetti”.

Anche perché il nuovo progetto potrebbe beneficiare, è stato spiegato, di parte degli interventi già fatti sull’attuale struttura. Eventualmente, nell’interlocuzione con i soggetti privati promotori di un progetto “si terrà conto dell’impegno del Comune su quel settore”.

Romizi: “Stadio nuovo ambizione della città”

A proposito della prospettiva di un nuovo stadio, il sindaco Romizi precisa: “Questi interventi sull’attuale Curi andavano fatti. Parallelamente c’è un’ambizione che coltiva la città e l’amministrazione, quella di avere uno stadio nuovo. Ad oggi – chiarisce – all’amministrazione non è stata formalizzata alcuna proposta. E le amministrazioni pubbliche si muovono in base agli atti. Non siamo qui ad aspettare che possano arrivare iniziative di altri attori. Ci siamo attivati noi stessi con Cdp, in un percorso difficile con interlocutori che nel tempo sono cambiati”. L’interlocuzione con Cdp, è stato chiarito, non è mai cessata.

Quanto alle voci sulla cordata di imprenditori pronta ad investire, in qualche modo confermata anche dal presidente dell’AC Perugia Massimiliano Santopadre, Romizi non ha però voluto esporsi, attendendo atti concreti. “Per una questione di serietà” ha precisato.

“Ribadisco – ha poi concluso Romizi – che nessuno di noi ha mai pensato che gli attuali lavori di riqualificazione dello stadio siano alternativi e preclusivi di altri scenari; ma si è trattato di interventi di messa in sicurezza che non potevano rimandare oltre, tenuto conto della vetustà dell’impianto”.

Felici: “E’ stato difficile, ma ce l’abbiamo fatta”

“Caro materiale, caro energia e problematiche: è stato difficile, ma ce l’abbiamo fatta”. ha detto l’ing. Felici. Che ha sottolineato: “L’obiettivo principale era la messa in sicurezza, di un’opera che ha quasi 50 anni”.

Felici ha sottolineato come l’intervento non soltanto risponda alla richiesta di adeguamento antisismico sollecitata dalla Commissione provinciale, ma abbia migliorato complessivamente la struttura.