Perugia

Crisi Coronavirus, Brunello Cucinelli Spa rinvia l’assemblea e congela i dividendi: la strategia

Di fronte all’emergenza Coronavirus, il Cda della Brunello Cucinelli Spa ha annullato l’Assemblea dei soci prevista per il 23 aprile, riconvocandola per il 21 maggio presso il Teatro Cucinelli di Solomeo. Contestualmente, è stata deliberata la revoca di distribuzione del dividendo. L’utile dell’esercizio 2019, pari a euro 57.216.429 è stato destinato a riserva di utili. “Nell’ultimo trimestre dell’anno – spiega il presidente e amministratore delegato Brunello Cucinellirivaluteremo la distribuzione del dividendo sugli utili 2019, in caso di riequilibrio del contesto economico globale e con prospettive aziendali positive per il 2021“.

L’impatto della crisi

L’azienda Brunello Cucinelli – si legge nella comunicazione – ha reagito da subito a questa emergenza definita “contingentale”, mettendo al centro della propria azione “la salvaguardia della salute della totalità dei suoi dipendenti, collaboratori, fornitori e clienti di tutto il mondo“.

La profondità e l’ampiezza di questa emergenza – prosegue la nota – realisticamente renderà impossibile raggiungere pienamente gli obiettivi economici che ci eravamo prefissi per questo 2020, con un impatto superiore nel secondo trimestre rispetto ai primi 3 mesi dell’anno. Tuttavia riteniamo che la nostra impresa abbia, anche oggi, mantenuto immutate tutte le caratteristiche ed il posizionamento esclusivo che ci hanno permesso di ottenere risultati positivi negli ultimi anni e che saranno premessa fondamentale per i successi futuri che immaginiamo di raggiungere già a partire dall’anno 2021 con una bella crescita e con un ritorno alla normalità delle cose“.

Gli elementi di positività

L’azienda Cucinelli evidenzia alcune proprie caratteristiche che “permettono di guardare al futuro con solida speranza“. Come la flessibilità della struttura produttiva interamente italiana (75% in Umbria) fatta da 364 laboratori artigiani di altissima qualità che impiegano circa 5mila persone. La solidità della relazione con tutti i principali fornitori e façonisti rafforzata nel corso degli anni grazie ad una “crescita garbata”. La centralità del canale wholesale (circa il 45% delle vendite del 2019). Il basso livello di indebitamento. Un solido rapporto fiduciario con i clienti sviluppato “sul principio di tutela della loro umana riservatezza”.

Ci piace pensare – si legge ancora nella nota della società – che la nostra azienda abbia mantenuto quella stessa agilità e reattività nell’adattarsi ad un contesto macroeconomico rapidamente mutato che, come nel 2008, momento in cui gli elementi di criticità ci apparivano molto diversi e più profondi di quelli odierni, ci permette di mantenere inalterate la nostra strategia e visione di per il progetto decennale 2019-2028“.

Cucinelli ribadisce: crisi diversa da quella del 2008

Queste le parole di Brunello Cucinelli: “L’anno in corso è partito molto, molto bene sotto il profilo economico, e si è mantenuto tale sino al 29 febbraio, ad eccezione della Cina; quindi ad oggi ci esprimiamo sui dati del primo trimestre, dove abbiamo raggiunto un fatturato sostanzialmente in linea con il 2019. Pensiamo che quello di oggi sia un momento fortemente congiunturale, quindi ben diverso da quel 2008, anno critico che invece fu strutturale, dove con difficoltà si riusciva ad avere una visione del futuro”.

Gestione del presente e progettazione del prossimo futuro

“La nostra struttura aziendale – spiega Cucinelli – è progettata per una equilibrata crescita nel triennio 2020–21–22. In questo momento dividiamo il lavoro in due importanti parti: la prima parte è dedicata con grande attenzione e concentrazione alla gestione dell’anno in corso. Forse dovremo attendere ancora due o tre mesi per avere una visione dell’intero anno, ma nel contempo il portafoglio ordini wholesale Autunno–Inverno 2020 è molto importante, e a tale proposito la forte credibilità dei nostri partner e speriamo della nostra, ci rende reciprocamente tranquilli. La seconda parte è dedicata all’importantissima progettazione del prossimo biennio 2021–22, che vediamo molto positivamente per il futuro dell’umanità, e dove immaginiamo di riprendere un’equilibrata e sostenibile crescita della nostra impresa e dell’intero mondo. La priorità quindi è la salvaguardia dell’immagine del brand, della sua creatività, della sua artigianalità e di tutte le competenze del team”.

Le scelte dei governanti

“Apprezziamo molto ciò che i governi di tutto il mondo stanno facendo a protezione del genere umano, e condividiamo la volontà del nostro governo di appoggiare prima le persone più bisognose, e poi le imprese. Dal profondo del cuore sale un forte sentimento di stima e di gratitudine verso tutti coloro i quali, anche in questi tempi difficili, hanno continuato a credere che solo l’anima è la sorgente dei grandi pensieri. A voi tutti un grande grazie.”

La “Lettera del tempo nuovo”

Nel Bilancio consolidato 2019 Brunello Cucinelli ha inserito una lettera agli investitori, definita “Lettera del tempo nuovo”. In cui parla di come questa emergenza abia spinto l’umanità a cambiare prospettiva, ad apprezzare “quanto può essere bello il mondo, quel mondo che fino a ieri davamo per scontato”.

Un isolamento forzato che ha cambiato anche “il ritmo umano“. Offrendo occasioni di riflessione nel rapporto tra l’uomo e il Creato, così ricorrente nella filosofia di Cucinelli.

Una lettera di speranza, ricordando il finale de “I Promessi Sposi”: “Sicuro è accaduto ad ognuno di noi, magari non ci lusinga il ricordarlo. Oggi siamo concentrati sul dolore. Ma cosa saremmo se potessimo comprendere cosa sarà la vita fra poco, domani, quando tutto questo sarà finito? Saremmo certamente più sereni se non addirittura gioiosi“.

Cari amici – è l’incitamento di Brunello Cucinelli – sono convinto che il tempo nuovo sarà per noi l’occasione affascinante per rimettere insieme il rapporto tra l’umanesimo e la tecnologia, tra il consumo e l’economia, tra lo spirito e l’armonia, tra il profitto e il dono”.

L’andamento in Borsa

Negli ultimi giorni il titolo Brunello Cucinelli ha attuato un apprezzabile recupero in Borsa. Venerdì 17 aprile il titolo ha chiuso a 27,34 euro (guadagnano il 3% rispetto al giorno precedente). Lunedì 6 aprile il titolo era quotato 24,68.

Certo, l’andamento dei mercati colpiti dall’effetto Coronavirus si è abbattuto pesantemente anche sul titolo della casa di moda di Solomeo, che lo scorso 20 gennaio era quotata 38,54. E il 20 febbraio, con i primi casi di contagio in Lombardia, il titolo Cucinelli era a quota 33,88. Per toccare il punto più basso quest’anno il 23 marzo, quando il titolo è sceso a 23,80. Fino alla moderata risalita iniziata il 6 aprile.