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Covid, superata quota 1400 positivi. Un decesso a Cannara, il caso Foligno

Superata quota 1400 per gli attualmente positivi al Covid in Umbria. Sono infatti 102 i nuovi positivi segnalati dalla dashboard della Regione Umbria al 7 novembre. I guariti sono invece 54 ma si registra un nuovo decesso, una persona residente nel comune di Cannara.

Oltre 10mila i tamponi effettuati (1.754 molecolari e 8.589 antigenici). Diminuiscono le persone ricoverate in ospedale, che scendono a 48, così come i ricoverati in terapia intensiva (6, tutti all’ospedale di Terni).

Covid, le città con il numero più alto di contagi

Particolare la situazione di Foligno, dove continua a crescere il numero di contagiati. Risultano 224 persone attualmente positive (+9 rispetto al giorno precedente) nella città della Quintana, di cui 2 ricoverati ed 1 in terapia intensiva. Non ci sarebbero comunque focolai particolari, ma l’aumento dei positivi sarebbe da ricondurre soltanto ad una maggiore circolazione del Covid.

Per quanto riguarda le altre città con più casi, si segnalano Terni con 148 attualmente positivi, e Perugia con 129, oltre ad Assisi con 91 (che fa però i conti con i focolai nelle scuole dei giorni scorsi).

Covid, incidenza positivi molto maggiore tra non vaccinati

Venerdì intanto si è riunito il Centro operativo regionale (Cor) coordinato dal direttore regionale Stefano Nodessi Proietti. Nel corso della riunione, cui hanno partecipato tra gli altri il direttore regionale alla Salute Massimo Braganti, e il commissario straordinario regionale per l’emergenza coronavirus, Massimo D’Angelo, è stato illustrato l’andamento epidemico della regione che registra un’incidenza appena superiore a 50 casi per 100.000 abitanti, per la seconda settimana consecutiva e in linea con l’andamento nazionale.

In tutte le fasce d’età l’incidenza dei positivi è nettamente più alta tra coloro che non sono vaccinati rispetto a chi ha ricevuto un ciclo completo di vaccinazione. Nella fascia d’età 0-11, quella dei soggetti non vaccinabili, l’incidenza è pari a 111,26. Per i soggetti non vaccinati appartenenti alla fascia 12-19 anni il valore è superiore a 170 mentre per i vaccinati a circa 20. Nelle fasce 20-39 e 40-59 anni l’incidenza per i non vaccinati è circa 120 mentre per i vaccinati si attesta intorno a 20. Negli over 80 l’incidenza nei non vaccinati è superiore a 300 mentre per i vaccinati è circa 45.

I soggetti non vaccinati – è stato ribadito – sono coloro che hanno il maggior rischio di ospedalizzazione, come dimostra la situazione odierna dei ricoveri, da cui si evince che i pazienti attualmente in cura in terapia intensiva sono esclusivamente non vaccinati. Appare evidente – è stato sottolineato – che la strategia per combattere la pandemia deve continuare sul doppio binario della vaccinazione e del contestuale rispetto scrupoloso delle misure di prevenzione come l’uso della mascherina, il distanziamento e l’igiene delle mani.

Appello a vaccinarsi

Il buon operato della Regione – è stato ricordato nel corso della riunione – viene confermato anche dagli ultimi dati forniti dalla Fondazione Gimbe che pongono l’Umbria al secondo posto tra le regioni italiane per tasso di copertura delle dosi addizionali verso i soggetti immunocompromessi, con il 91,8% e la quinta regione per tasso di copertura delle dosi booster verso over 80, operatori sanitari e ospiti delle strutture residenziali, con il 34,9%.

Al temine dei lavori, il coordinatore del Cor Nodessi Proietti ha voluto rinnovare l’appello ai cittadini a vaccinarsi dato che, anche sulla base dei dati registrati in Umbria, si conferma l’unico strumento concreto di lotta al Covid è il vaccino. L’obiettivo della Regione Umbria è quello di raggiungere la massima copertura vaccinale della popolazione.