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Covid, Fials attacca la Regione per l’accordo con Cgil, Cisl e Uil

Esclusa dal tavolo sull’emergenza Covid con i sindacati, la Fials Sanità punta l’indice contro la Regione. Annunciando che, sul piano giuridico, l’esclusione sarà affrontata “nelle dovute sedi giudiziarie”.

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Fials Sanità all’attacco

Ma intanto il segretario regionale della Fials Sanità, Mario Bruni, va all’attacco, rispetto a quei “cambi di rotta” annunciati per la sanità umbra: “La Fials ha ripetutamente interpellato l’Assessorato alla Sanità su una serie di problematiche non ottenendo mai alcuna risposta, trovandosi davanti ad un muro di gomma, che è diventato tale anche con l’aggiunta del comportamento adottato dai vari commissari delle aziende sanitarie scelti da questa amministrazione. Siamo rimasti sorpresi non poco – evidenzia a questo proposito la Fials – quando abbiamo visto l’utilizzo presso l’Assessorato regionale di soggetti nominati dalla precedente governance politica ed abbiamo provato a stigmatizzare anche l’arrivo di dirigenti coinvolti in inchieste giudiziarie tuttora in corso”.

Contro l’accordo tra Regione e Cgil, Cisl e Uil

In questa situazione di emergenza, poi, la Fials lamenta di non essere ascoltata: “Pur essendo unico sindacato autonomo maggiormente rappresentativo e firmatario di contratto, le proposte della Fials vengono costantemente ignorate, come del resto risultano ignorate le proposte di quelle rappresentanze sindacali, pur se non rappresentative. Si è preferito formalizzare un documento con Cgil, Cisl e Uil assolutamente generico – afferma a proposito dell’esito dell’incontro in Regione – privo di contenuti effettivi, che non risolve alcun problema in merito alla situazione emergenziale della carenza di personale”.

Le assunzioni degli infermieri

La Fials contesta l’annuncio di voler assumere personale infermieristico a tempo indeterminato, “cristallizzando la graduatoria di un concorso sulla base dei soli test di ingresso che, tra l’altro, sono stati oggetto di violente contestazioni da parte del personale. E questo – contesta Bruni – nonostante vi siano procedure concorsuali aperte e nonostante si possibile, con una procedura per titoli, assumere in tempi brevissimi. Ma su questo siamo tranquilli. Viviamo in una regione – conclude il segretario regionale della Fials sanità – dove la Procura della Repubblica, che sta processando la precedente gestione della sanità, sicuramente interverrà per impedire una situazione di tal genere, ove si verificasse”.