Perugia

Covid-19, Umbria Jazz al fianco dei sanitari di Perugia | UJ20 non sarà annullata

Umbria jazz torna in ospedale per testimoniare vicinanza agli operatori sanitari impegnati sul fronte del coronavirus e per confermare che dopo le disposizioni del Governo attese per i prossimi giorni, verrà valutata la possibilità di un concerto al Santa Maria della Misericordia.

Una volontà espressa dai vertici della manifestazione intervenuti direttamente e in collegamento Skype alla semplice cerimonia di donazione di un quadro realizzata appositamente da Massimiliano Donnari, già autore del manifesto della edizione di UJ 2019, che si è svolta questa mattina sul piazzale antistante l’ospedale.

Alla consegna dell’opera, con il commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera di Perugia Antonio Onnis, era presente anche il sindaco Andrea Romizi.

“Ho voluto trasformare il Generale della musica, in Generale anti Covid-19 per rafforzare l’impegno di tutti nella battaglia contro la pandemia “, ha sottolineato Donnari.

Il commissario Onnis dopo aver ricordato le esibizioni in ospedale della scorsa estate di Paolo Fresu e della band dei Funk Off , ha ribadito che “ il rapporto ospedale e città è oramai saldo e sempre foriero di energia positiva”.

In collegamento on line sono anche intervenuti il fondatore di Umbria Jazz Carlo Pagnotta e il consigliere Gianluca Laurenzi per “esprimere gratitudine e vicinanza agli operatori sanitari, con l’impegno di realizzare un concerto a sostegno della loro opera altamente meritoria”.

Il direttore di Umbria Jazz Giampiero Rasimelli ha annunciato che “solo la settimana prossima scioglieremo qualsiasi riserva sulla prossima edizione, posso tuttavia anticipare che la manifestazione non sarà annullata, stiamo preparando un evento importante per le migliaia di appassionati che ci seguono da sempre”.

Il sindaco Romizi si è infine soffermato sul significato della donazione dell’opera di “Momo” Donnari, sottolineando come “ quel Generale, armato di tutto punto è di sprone nella lotta contro il coronavirus; è necessario guardare al futuro con ottimismo – ha aggiunto – pur consapevoli che la battaglia non finirà presto”.