Perugia

Coronavirus, la Tari comunque al 3 aprile: rinviare i pagamenti

Nonostante l’emergenza Coronavirus i perugini stanno ricevendo per posta le cartelle della Tari. Che quest’anno vanno pagate solo tramite F24 e con le tre scadenze (al 3 aprile, 3 luglio e 3 settembre) con il saldo finale. Secondo quanto stabilito dalla delibera di Giunta del Comune di Perugia n. 12 del 17/02/2020, gli acconti sono stati calcolati “in misura pari all’84% della tassa dovuta per il 2019, mentre l’ultima rata, a saldo, con scadenza 03/12/2020 terrà conto delle nuove tariffe”.

I sindacati dei pensionati, Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil giudicano “inopportuno l’operato del Comune di Perugia, per non aver previsto un congruo rinvio nei pagamenti degli acconti Tari, stante la situazione di assoluta emergenza e l’impossibilità di procedere ai pagamenti nei tempi richiesti. Chiedono quindi all’amministrazione di disporre una consistente proroga per detti pagamenti, per non aggiungere ulteriori disagi ai cittadini”.

Timori per gli aumenti

Inoltre – continuano Spi, Fnp e Uilp – poiché tutti i Comuni, e quindi anche quello di Perugia, non possono stabilire le tariffe Tari per il 2020 prima della definizione dei criteri ed il pronunciamento dell’apposita Autorità nazionale, non si condivide la scelta di chiedere per le tre rate dei bollettini un acconto pari all’84% sulla tariffa pagata nel 2019 anziché il 75%, come sarebbe logico. A meno che Perugia non intenda aumentare per il 2020 la tariffa, che è già tra le più alte in Italia“.

Confronto su Tari e altre tariffe

I sindacati dei pensionati chiedono al Comune di Perugia di avviare quanto prima su Tari e su tutte le altre tariffe locali un tavolo di confronto, per verificare l’efficienza e l’efficacia dei servizi erogati alla cittadinanza e l’entità degli oneri a carico dell’utenza. Nell’attesa della convocazione del tavolo si chiede al Comune di non adottare qualsiasi aumento per tasse e tariffe locali.