Perugia

Coronavirus, gli studenti universitari scrivono alla presidente Tesei

Causa Coronavirus, sospendere gli affitti per gli studenti universitari e rinviare a settembre il conseguimento dei Cfu per mantenere le borse di studio. Queste le richieste che Giuseppe Sasso, rappresentante degli studenti nel Senato accademico, rivolge alla presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei. Una lettera in cui Sasso, presidente dell’Associazione “Siamo Ateneo”, insieme all’Associazione Musa, rappresenta alla governatrice le preoccupazioni raccolte tra gli studenti.

Il rinvio dei Cfu

Reputo necessario e doveroso un Suo intervento – scrive Sasso – affinché il conseguimento dei Cfu per il mantenimento della borsa di studio venga posticipato. Nei bandi degli scorsi anni il conseguimento dei crediti formativi al mantenimento della borsa era previsto per inizio agosto. Considerata la evidente e risaputa situazione emergenziale, avendo avuto notizia che molti studenti hanno avuto difficoltà a sostenere gli esami pur essendoci stato un importante intervento da parte dell’Ateneo, ritengo necessaria la proroga della data per il conseguimento dei Cfu a fine settembre“.

La questione affitti

E poi il tema degli affitti, che a causa della crisi molte famiglie di studenti non riescono a pagare. “Siamo Ateneo” e l’Associazione Musa in Umbria hanno sostenuto la petizione, partita dall’Università della Magna Grecia e dalla Luiss, rivolta al presidente Conte per la sospensione del canone degli affitti per gli universitari. Petizione sottoscritta da 62.000 mila studenti. Tanto che è stata doveroso creare un network, denominato “Movimento Primavera”, tra le associazioni e gli studenti dei vari Atenei.

Tante famiglie e tanti studenti-lavoratori – scrive Sasso a Tesei – si trovano a far fronte ad una spesa importante pur non avendo alcuna entrata. Siamo di fronte ad una situazione del tutto nuova, e siamo alla ricerca di interventi seri e mirati per la tutela del diritto allo studio e a sostegno delle famiglie. L’Umbria è da sempre terra accogliente per gli studenti fuori-sede, e la Sua vicinanza farebbe sentire la comunità studentesca unita e tutelata“.