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Corciano, la “dispensa alimentare” diventa realtà / Avvio il 7 aprile

“L’iniziativa è gratuita, ma qualora i beneficiari fruiscano di altre sovvenzioni, sul punto l’attenzione sarà massima ed opereremo in sinergia con la Caritas per evitare disparità, potrà essere richiesto un contributo minimo”. Il Vicesindaco ed assessore alla coesione sociale del Comune di Corciano, Sabrina Caselli, ci aveva creduto fin dall’inizio. La “Dispensa Solidale”, progetto annunciato ed approvato dalla Giunta è arrivato in porto e, all’esito della necessaria sperimentazione, da lunedì 7 aprile diverrà pienamente operativo. A fruirne saranno inizialmente 50 nuclei familiari, piccoli e grandi, ma in futuro non è escluso che i numeri possano variare. Il Comune, ideatore dell’iniziativa, ha formalizzato l’accordo e la Cooperativa Sociale Babele si è già dotata di 3 nuovi operatori formatisi a Brescia per il ruolo di “tecnico esperto nel recupero delle eccedenze alimentari”. “Diversamente da altri progetti già sperimentati sul territorio nazionale – sottolineano i responsabili di Babele – non si prevede solo un ritiro diretto dei prodotti alimentari freschi invenduti dalla grande distribuzione, ma parallelamente la creazione di un sistema logistico basato sulla interazione fra pubblico, privato e terzo settore. Tale sistema – spiegano – prevede il coordinamento della raccolta, stoccaggio, selezione e distribuzione equa ed efficiente della merce recuperata a cura della nostra cooperativa in collaborazione con Ovus, così da poter soddisfare anche la non secondaria finalità di offrire occupazione ad alcuni soggetti svantaggiati. Per garantire tali prestazioni, ci si potrà avvalere anche del contributo spontaneo di volontari ed associazioni.
L’obiettivo è facilitare la destinazione a quella fascia di popolazione che nel tempo si è rivolta e continua a rivolgersi al Comune ed al Fondo di Solidarietà allo scopo di richiedere beni di prima necessità ed assistenza economica, ma l’attività va intesa come integrativa di quelle esistenti sul territorio comunale, come il Banco Alimentare”. In pratica, un pulmino coibentato si reca nelle mense comunali e private per ritirare i pasti cucinati e non consumati, nonché alimenti freschi e secchi nelle strutture della grande distribuzione che stanno aderendo. Dopo che nella cucina dell’Associazione L’Una Nuova vengono predisposti i panieri diversificati per tipologia di destinatario, si provvede alla consegna quotidiana. Questo per i cibi cotti e freschi, però il servizio contempla pure la spesa settimanale, ritirabile in autonomia nelle strutture indicate da Babele. Nell’evidenziare l’importanza della promozione di una economia davvero solidale, attraverso la responsabilizzazione degli attori della grande distribuzione, il Vicesindaco Caselli evidenzia anche l’opportunità culturale offerta dalla Dispensa “è significativo che da essa nascano forme di occupazione – afferma – ma anche un insieme di conoscenze magari non così usali. Mi riferisco in particolare ai benefici fiscali spettanti ai donatori, rispetto ai quali la Cooperativa Sociale Babele è molto attiva ed in grado di seguire le necessarie procedure”.

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