Assunzione contestata in Comune, no alla mozione 5 Stelle

Assunzione contestata in Comune, la maggioranza fa quadrato: no alla mozione 5 Stelle

Alessandro Orfei

Assunzione contestata in Comune, la maggioranza fa quadrato: no alla mozione 5 Stelle

Mer, 01/02/2023 - 10:11

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Dibattito sul concorso per istruttore relazioni esterne

La maggioranza fa quadrato e non passa la mozione dei Cinque stelle che, di fatto, sfiduciava il vicesindaco Riccardo Meloni e impegnava il sindaco a valutare la revoca delle delibere relative ad una assunzione contestata. Il problema che i Cinque stelle hanno evidenziato è relativo al concorso per istruttore relazioni esterne (categoria D), dalla cui graduatoria è stata assunta, dopo una serie di scorrimenti, una componente della “famiglia anagrafica del vicesindaco”, settima. Non tanto l’assunzione al centro del problema, quanto l’iter perché per arrivarci due delibere di giunta, la 377 e la 378, hanno cambiato il profilo del posto vacante che era disponibile.


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Alla fine il risultato è di 13 a 9, con un astenuto. Nei 13 di maggioranza manca Luciana Collarini (Lega), nei 9 di minoranza non c’è Mario Gammarota (Foligno 2030) ma c’è invece Caterina Lucangeli, ex Lega ed ora Gruppo misto. L’astenuto è un altro componente del Misto, Domenico Lini, che pur essendo sempre rimasto in maggioranza ha deciso di smarcarsi perché “non ho rappresentanti di giunta e quindi non ero stato portato a conoscenza della situazione“.

Il dibattito

La mozione – ha detto David Fantauzzi, il capogruppo dei Cinque stelle nell’illustrazione – si rivolge a ciascun consigliere, senza vincolo di mandato, chiamato a dare un giudizio a prescindere dall’appartenenza. Trattiamo questioni di interesse generale e non personali“. La difesa della maggioranza è stata affidata a Daniela Flagiello, capogruppo di Forza Italia che ha parlato però a nome di tutta la coalizione: “Mozione strumentale – ha detto – per gettare fango sul vicesindaco, sulla giunta e sui consiglieri. Un grave atto di sfiducia che vuole minare l’unione della maggioranza. Le delibere sono andare a rispondere ai fabbisogni dell’attuale assetto amministrativo, per stare al passo con i tempi, coniugando la programmazione del fabbisogno del personale con le specificità necessarie“.

La minoranza

Della minoranza ha parlato Luciano Pizzoni (Patto x Foligno), con un intervento molto accorato sul rispetto degli individui e delle istituzioni, che è sembrato, a tratti, prendere le distanze dalla mozione, per poi però ritrovarsi nelle conclusioni: “Nella sua forma, la mozione sembra supporre e indicare già una strada e la parte finale la mozione chiede di valutare, senza giudicare. Non è una sfiducia. Si chiede di valutare. Se in quel momento il percorso è stato percorso senza coscienza di quello che sarebbe successo, il primo punto è serenamente valutabile. Sulle valutazioni degli amministratori, siamo in attesa“. Dal capogruppo Pd Elia Sigismondi: “I toni dovrebbero essere diversi. Nessuno può dare lezioni a nessuno“.

Le repliche

In sede di replica, il capogruppo Fantauzzi ha definito “sconcertante” l’intervento di Flagiello aggiungendo: “Se la maggioranza si spacca, ha problemi interni, non certo per la mozione dei Cinque stelle. Nostro dovere non è quello di fare i giudici ma di informare i cittadini”. Il sindaco Zuccarini ha parlato di mozione “vigliacca” perché non prende responsabilità dirette. Nelle dichiarazioni di voto Lucangeli si è detta favorevole, per dare la possibilità di difendersi a chi è finito nel tritacarne. Lini, come detto, ha sottolineato il suo non aver rappresentanti in giunta e ciò gli avrebbe impedito di conoscere l’iter e il percorso delle delibere.

Non avevamo certo l’ardire di far passare la mozione. Sono sicuro però che questo non sarà l’atto finale. Vogliamo capire fino in fondo le tessere del puzzle“, ha chiosato Fantauzzi.

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