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Completamento Tre Valli, Traccheggiani (Italia Federale) condanna il lassismo degli Enti Locali

“Nonostante ripetuti annunci, il completamento Tre Valli è ancora in una situazione di stallo che di fatto priva una parte dell’Umbria di quelle infrastrutture fondamentali per lo sviluppo dell’area spoletina e dell’intera regione”. E’ quanto afferma il presidente nazionale di Italia Federale ed ex consigliere regionale Aldo Tracchegiani: “Nei mesi scorsi sembrava che qualcosa dovesse muoversi con gli incontri tra il ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, la presidente della regione, Catiuscia Marini, e il sindaco Daniele Benedetti, ma ad oggi dobbiamo constatare la solita mancanza di interventi. La Tre Valli è un’infrastruttura che per l’Umbria e l’Italia centrale riveste un’importanza fondamentale – aggiunge Tracchegiani – ed è inutile ricordare come la stagnazione economica non si possa combattere in altro modo se non con investimenti, con il potenziamento delle rete infrastrutturale e con la prosecuzione delle grandi opere già avviate e finanziate, curando i tempi dei lavori e pretendendo il rispetto delle tabelle di marcia.
La realizzazione di questa grande opera consentirebbe di potenziare i collegamenti con la media Valle del Tevere e il territorio ternano, alleggerendo il traffico sulla Flaminia e consentendo all’Umbria di superare quell’isolamento strutturale che già subisce a causa della particolare conformazione geografica”. “Come presidente del comitato per la realizzazione della Tre Valli che opera nel territorio dal 1993 – prosegue Tracchegiani – voglio ricordare l’impegno profuso in regione nella scorsa legislatura per sollecitare l’avvio dei lavori e l’ultimazione della definizione del tracciato e voglio ricordare che già nel 2000 l’allora viceministro delle Infrastrutture, Mario Tassone, in un incontro a Spoleto aveva ribadito la strategicità di quest’opera.
E’ ora dunque – conclude Tracchegiani – che gli enti locali abbandonino l’atteggiamento lassista che ne ha spesso contraddistinto l’operato, dal momento che è troppo facile addebitare sempre a comunque al Ministero ritardi e inspiegabili interruzioni. I cittadini, oltre tutto, notano lo stallo dei lavori e le eterne promesse, tanto più in un momento difficile come quello attuale, dove la classe politica deve reagire con sollecitudine alle istanze delle categorie produttive e della stessa cittadinanza. Se non si riesce a velocizzarne la realizzazione continueremo dunque ad invocare risposte chiare e precise, oramai non più rinviabili”.