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Circoscrizioni giudiziarie, Pd Spoleto “Puntare sul Tribunale come occasione di rilancio”

di Andrea Bartocci (*)

Nelle note e nelle dichiarazioni che si susseguono in questi giorni la Riforma delle Circoscrizioni Giudiziarie continua ad essere considerata una priorità dallo stesso Ministro Cancellieri. Il Ministero conferma senza mezzi termini il d-day al prossimo 13 settembre, ma nelle note si parla anche delle possibili aperture a lievi ritocchi all’impianto iniziale “senza sconvolgimento” dello stesso.
Per quanto riguarda l’Umbria, qualora lungo il percorso, prima o dopo il 13 settembre dovesse intervenire un decreto correttivo nella direzione indicata dalla Regione, ed illustrata dall’On Verini, Spoleto, pur restando la “regola del tre”, vedrebbe fortemente ridimensionata la scelta iniziale sul proprio tribunale che senza il bacino della Media Valle del Tevere (eventualmente riposizionato su Perugia), accorperebbe solo Foligno e Valnerina per un totale di circa 120.000 abitanti contro i 200.000 della decisione iniziale.
Non è nostra intenzione alzare barricate contro le rivendicazioni dei singoli territori, ma è nostro dovere aprire un confronto serio e responsabile perché non possiamo tacere che in caso di ridimensionamento, Spoleto vedrebbe ridursi l’aspettativa di una città per il rilancio del suo centro storico e per tamponare la grave crisi sociale ed economica in atto.
La riorganizzazione giudiziaria è considerata dal ministro Cancellieri “Una riforma epocale per recuperare efficienza” il che vuol dire, per molteplici aspetti, che da essa si attendono sia risparmi economici che di tempo. La riforma deve puntare inoltre, questione non secondaria, a ristabilire i principi di certezza, equità e giustizia per ogni impresa e cittadino che quotidianamente combattono con la gestione farraginosa e con le lungaggini del sistema attuale.
Puntando sul tribunale come occasione di rilancio per lo sviluppo e l’economia del centro storico, con l’attuazione della riforma, Spoleto può tornare ad essere quel centro amministrativo di prima importanza che è stato fino al XIX secolo. In questo contesto non si deve trascurare il fatto che la città è anche sede di una Casa di Reclusione di grande rilevanza che oggi esprime forti disagi per l’insufficienza del personale e dei servizi assegnati.
Da parte nostra, su temi caldissimi come il Carcere e la riorganizzazione della Giustizia, cominceremo a motivare una riflessione seria chiamando al confronto esponenti nazionali e regionali, già in occasione della prossima Festa Democratica, (6-7-8 settembre a Villa Redenta).


(*) Segretario Partito Democratico di Spoleto