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CIRCOLO PD ALTA MARROGGIA PROPONE MOZIONE AL GRUPPO CONSILIARE SUL PROBLEMA DEI RIFIUTI

Il Coordinamento del Circolo PD Alta Marrroggia in una sua recente riunione ha dato un mandato preciso ai Consiglieri comunali del territorio al fine di sottoporre al Gruppo Comunale del Partito Democratico una mozione avente per oggetto: Gestione dello smaltimento dei rifiuti con particolare riferimento al CDR (combustibili derivato da rifiuti – RDF refuse derived fuel) da utilizzare come combustibile nei cementifici. La mozione è stata presentata a nome di tutto il Gruppo.

Di seguito il testo completo:

Premesso che il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti fissa l'obiettivo del 65% di raccolta differenziata entro il 2012 per garantire più longevità alle attuali discariche e consentire di gestire al meglio la partita dei rifiuti;

che il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti prevede la nascita di un impianto di trattamento termico a servizio degli A.T.I. 1, 2 e 3 da realizzare nell'A.T.I. n°2, in esercizio nel 2013;

che il Piano d'Ambito dei rifiuti adottato dall'ATI 3 con Deliberazione Assemblea n. 15 del 20/10/2010 prevede, però, che tale impianto “non sarà attivo prima del 2016”;

che il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti, “in difetto, ovvero per la mancata attuazione di quanto previsto dal PdA in ordine alla realizzazione dell'impianto di trattamento termico, prevede che la Giunta regionale adotta provvedimenti volti ad assicurare lo smaltimento finale dei rifiuti, ivi compreso il loro utilizzo, opportunamente trattati, in sostituzione dei combustibili convenzionali attualmente utilizzati negli impianti industriali esistenti e per il tempo necessario ad attuare le previsioni del PdA approvato”;

che “tali modalità di smaltimento hanno tra l'altro l'obiettivo di preservare le volumetrie delle discariche esistenti ed assicurare lo smaltimento finale dei rifiuti fino all'entrata in funzione del nuovo impianto”;

rilevato che in data 27/02/2009 la Ditta Cementir Italia s.r.l. ha richiesto all'Ufficio Urbanistica del Comune di Spoleto il parere sulla compatibilità e l'assenza di vincoli – verifica di assoggettabilità – per la realizzazione di un impianto CDR della capacità massima di coincenerimento compreso fra 10 tonnellate e 100 tonnellate al giorno in località Sant'Angelo in Mercole;

che in data 18/09/2009 la Ditta Cementir Italia s.r.l. ha presentato alla Regione dell'Umbria istanza di avvio della procedura di verifica di assoggettabilità ai sensi e per gli effetti del D.Lgs 152/2006 e s.m.i., della L.R. 11/1998 e della D.G.R. 806/2008 relativamente al progetto di utilizzo di CDR nel forno KHD n° 1 della Cementeria di Spoleto, pubblicata nel B.U.R. n° 40 del 29/09/2009;

tenuto conto che con sentenza CGCE sez VIII, 22/12/2008, causa C-283/07, l'Italia è stata già condannata perché venuta meno agli obblighi derivanti dalla direttiva 75/442/CE, come poi recepita dalla 2006/12/CE, sottraendo a priori il combustibile da rifiuti di qualità elevata (CDR-Q) all'ambito di applicazione della legislazione italiana in materia di rifiuti;

che la Provincia di Perugia, ha approvato all'unanimità, in data 29/04/2010 un ordine del giorno presentato dai consiglieri Capitani e Zampa, contro l'utilizzo del CDR nei cementifici, non riconoscendo tale pratica come una deroga al Piano di Gestione dei Rifiuti; che l'ATI 3 Umbria con deliberazione dell'Assemblea n. 15 del 20.10.2010 ha approvato il Piuano di Ambito per la gestione integrata dei rifiuti urbani;

considerato che il Comune di Spoleto ha già dovuto sopportare la realizzazione di una discarica a servizio dell'intero Ambito dell'ATI3; che nel Comune di Spoleto è in fase di realizzazione un inceneritore di pollina con tecnologia a letto fluido; che l'incenerimento dei rifiuti domestici é un metodo di trattamento dei rifiuti condannato dalle autorità scientifiche internazionali che hanno sollevato il pericolo per la salute umana causato dalla propagazione ed aumento di polveri fini (PM

che le comunità locali, visti anche i pronunciamenti delle autorità europee in materia, esprimono legittime preoccupazioni per le conseguenze sull'ambiente e sulla salute da queste modalità di utilizzo degli impianti;

considerato altresì che, ai sensi del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti “l'eventuale utilizzo di impianti industriali esistenti per lo smaltimento finale dei rifiuti deve essere comunque subordinato alla verifica dell'idoneità tecnica degli impianti e al raggiungimento di specifiche intese con i soggetti interessati (Comuni, titolari impianti, gestori, A.T.I., Provincia competente)”;

che il territorio e la popolazione di Spoleto non può sopportare ulteriori impianti di smaltimento dei rifiuti; che alcune forze politiche e la popolazione si stanno mobilitando, come risulta dagli organi di stampa, in un clima di forte stato di preoccupazione per ricevere risposte chiare, certe e rassicuranti dalle Istituzioni in relazione alle problematiche in oggetto, tanto che è stato costituito un Comitato Rifiuti Zero con l'obiettivo, tra l'altro, di impedire ogni forma di incenerimento dei rifiuti preso atto che il cosiglio comunale nella seduta del 28.01.2010 ha approvato all'unanimità una mozione urgente sullo stato didisagio presente nella popolazione residente nelle zone di Santo Chiodo, San Giovanni di Baiano, San Martino in Trignano e Sant'Angelo in Mercole per presunti problemi di inquinamento ambientale con possibili conseguenze sullo stato di salute, impegnando la Giunta a reperire le risorse necessarie per uno studio tecnicamente qualificato che approfondisca ed integri gli studi su tali problematiche;

IL CONSIGLIO COMUNALE alla luce di quanto esposto esprime netta contrarietà all'utilizzo degli impianti industriali esistenti nel Comune di Spoleto per l'incenerimento di combustibile da rifiuto o di qualsiasi altro sottoprodotto derivato da rifiuti;

impegna il Sindaco a rappresentare tale contrarietà in tutte le sedi opportune, e di informare il Consiglio Comunale su tutte le azioni conseguenti e connesse a tale posizione.