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Cinghiali con peste suina, la Regione convoca il tavolo

La Regione Umbria ha convocato un tavolo (la seduta si terrà in videoconferenza vista l’emergenza Covid) per valutare la situazione epidemiologica dopo il caso di peste suina africana accertato dall’Istituto zooprofilattico nei resti di un cinghiale rinvenuto morto in Piemonte. Si tratta del primo caso nell’Italia peninsulare, visto che la Psa finora era presente solo in Sardegna.

Alla riunione, convocata per martedì 18 gennaio, sono stati invitati i direttori dei servizi Sanità animale delle Asl, il direttore sanitario dell’Iszum (che è il centro di riferimento nazionale per la pesta suina africana), e componenti Asl e Izsum del gruppo di lavoro regionale, i Servizi foreste e quello Agricoltura.

La Regione Umbria raccomanda di “attuare scrupolosamente” quanto previsto nel piano regionale di sorveglianza e prevenzione della peste suina africana.

Esami su altri due cinghiali sospetti

Proprio all’Izsum di Perugia sono arrivare altre due carcasse di cinghiali rinvenuti in Piemonte e Liguria sulle quali dovranno essere effettuati gli esami per verificare la presenza del virus Psa.

L’Unità di crisi in Piemonte

Intanto la Regione Piemonte ha attivato l’Unità di crisi regionale per la ricerca di ulteriori carcasse di cinghiali nel territorio. E i sindaci di 78 Comuni tra l’Alessandrino e la Liguria hanno emesso ordinanze con le quali si vieta la caccia a tutte le specie. Controlli si stanno effettuando negli allevamenti di suini.

Le misure dell’Unione europea

Il Ministero della Salute ha provveduto ad informare le autorità europee, come da protocollo. Che hanno recepito l’indicazione della zona infettata (che riguarda comuni delle province di Alessandria, Genova e Savona) nelle quali l’Italia dovrà applicare le speciali misure di controllo. Fino al 7 aprile 2022 è inoltre vietato il trasferimento di suini e prodotto derivati dalle lavorazioni delle carni verso tutti gli Stati esteri.

Peste suina africana: cos’è

La peste suina africana è una malattia virale molto contagiosa che colpisce esclusivamente suini, cinghiali e specie simili. Non si attacca all’uomo. Ma comporta, in caso di diffusione, grandi danni per l’economia degli allevamenti e del settore della lavorazioni delle carni.