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Ciliaci a rischio con l'abrogazione del regolamento relativo agli alimenti: i parlamentari (PD) Verini e Trappolini a sostegni dell'AIC

La proposta della Commissione europea, del 20 giugno scorso, di abrogare il Regolamento relativo alla composizione e all’etichettatura dei prodotti alimentari adatti alle persone intolleranti al glutine e di declassare la classifica dei cibi “senza glutine” ad un semplice *claim*, come ad esempio “senza coloranti”, è stata reputata estremamente pericolosa dall'Associazione Italiana Celiachia. Per questo motivo, i parlamentari umbri Walter Verini e Carlo Emanuele Trappolino raccogliendo l’allarme lanciato dalla stessa associazione, hanno assunto una immediata iniziativa ed attivato i percorsi utili ad un pronuciamento in merito della Camera dei Deputati, come già avvenuto in Senato, contro questa proposta. Per i celiaci, ovvero le persone affette da una intolleranza permanente al glutine, proteina vegetale contenuta in alcuni cereali come grano, farro, avena, orzo, segale, il consumo di prodotti dietoterapici risulta essere l’unica cura possibile per vivere bene. Il rispetto del regolamento CE n. 41/2009 e delle Linee guida del ministero della Salute che consente di riportare la dicitura “senza glutine” sui prodotti solo dopo rigorose procedure e controlli è l’unico strumento che tutela la salute stessa del celiaco consentendogli di fare “spesa” e nutrirsi senza rischi.

“Lunedì – ricordano i due parlamentari umbri – sarà chiesto da Luciana Pedoto, membro della XII Commissione parlamentare “Affari Sociali” e da Sandro Gozi, membro della XIV Commissione “Politiche dell’Unione Europea” il pronuciamento negativo nei confronti di una proposta che se da un lato è volta all’armonizzazione delle normative esistenti nei vari paesi membri dell’Unione, dall'altro rischia di esporre a gravissimi rischi la salute dei pazienti affetti da celiachia, che in Umbria conta più di 1500 persone diagnosticate, in Italia un numero superiore alle centinaia di migliaia e già stimato a crescere fino alla 450.000 unità.”

“Siamo certi che su questo argomento ci sarà un pronunciamento unanime delle Commissioni – affermano gli onorevoli Trappolino e Verini – e faremo di tutto per sollecitare gli altri stati membri dell’Unione ad adottare uguali posizioni, attivando i nostri rappresentanti a Strasburgo a sostenere questa battaglia.”