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CHIUSURA COI FIOCCHI PER SPOLETO ESTATE: DOMANI LA PRIMA NAZIONALE DELLA TRILOGIA HOROVITZ (foto)

Si chiude domani 6 settembre con un evento unico in Italia la rassegna Spoleto Estate. Al Teatrino delle Sei di Spoleto 21.00 sei giovani attori debutteranno in prima nazionale con Trilogia Horovitz, tre Atti unici (L'indiano Vuole Il Bronx – 1968, Beirut Rocks – 2006, Effetto Muro – 2009) inediti in Italia e di straordinaria intensità, sotto la direzione di tre registi che si confrontano sul tema del pregiudizio razziale.

Lo spettacolo, che verrà replicato il 12, ore 21.00, il 13, ore 19.00, il 19, ore 21.00, e il 20, ore 19.00, è realizzato da La MaMa Umbria International, sede italiana del mitico teatro newyorkese e Offucina Eclectic Arts in collaborazione con La compagnia newyorkese Monk Parrots (USA), l'Università del Texas a Austin (USA), la compagnia C-Virus di Seoul (Corea), l'Università Dankook a Seoul (Corea), per celebrare il settantesimo compleanno di uno dei più prolifici autori del teatro contemporaneo americano, Israel Horovitz. Per l'occasione il celebre drammaturgo tornerà a Spoleto dopo oltre 40 anni, da quando nel 1968 ha partecipato al Festival dei Due Mondi presentando tre testi con un cast di attori che comprendeva, tra gli altri, i giovanissimi e ancora sconosciuti Al Pacino e John Cazale.

Israel Horovitz, 70 anni, sceneggiatore di Fragole e sangue, è atteso infatti nella città umbra dove prima dell'ultima rappresentazione dello spettacolo, il 20 settembre, terrà alle ore 17 una conferenza moderata dal critico teatrale Gianfranco Capitta, con la partecipazione di vari ospiti, tra cui anche lo scrittore Vincenzo Cerami, Assessore alla Cultura del Comune di Spoleto, il drammaturgo Edoardo Erba e tutto il cast dello spettacolo.

In Italia Horovitz è noto anche per 'Line' quale testo più celebre e rappresentato ogni stagione dal 1974 al Repertory Theatre off Broadway, e 'Care conoscenze, cattive memorie' portato al successo a inizio anni '90. Si è parlato di un suo testo sull' 11 settembre, scritto a caldo: 'Tre settimane dopo il paradiso: una voce da New York'.

La particolarità di Trilogia Horovitz è che a confrontarsi sui tre testi dell'autore sono tre registi provenienti da tre paesi e culture diverse: Luke Leonard dagli Stati Uniti, Hyunjung Lee dalla Corea e l'italiano Andrea Paciotto, responsabile anche della traduzione in Italiano, insieme al noto drammaturgo Edoardo Erba. Il cast degli attori coinvolto nella trilogia è invece tutto italiano. Attori giovani, ma di grande esperienza e talento, quali Francesco Bolo Rossini, Giorgio Marchesi, versatili protagonisti di tutti e tre i testi, insieme a Simonetta Solder, Enrico Salimbeni e Nicole Sartirani. Il design della scenografia è affidata all'artista Paolo Liberati, le musiceh originali sono di Rolando Macrini, mentre la produzione esecutiva è curata da Adriana Garbagnati.

Un progetto ambizioso ma di grande importanza, un evento unico in Italia per celebrare il settantesimo compleanno di uno dei più prolifici autori del teatro contemporaneo americano, con tre atti unici di straordinaria intensità, tradotti e messi in scena per la prima volta in Italia