Gubbio e Gualdo

Ceri 2022, Piano sicurezza con 5 diversi scenari | Si attende ok del Prefetto

Siamo qui per rendere conto della tappa di un percorso condiviso con tutte le componenti della Festa dei Ceri che ringrazio anche oggi, in questa sede, per la collaborazione e l’impegno per far sì che la Festa 2022 possa svolgersi”: così ha esordito il sindaco Filippo Stirati alla conferenza stampa relativa alla protocollazione del Piano di Sicurezza Ceri 2022.

“Avanti con convinzione e trasparenza verso il 15 maggio 2022”

Abbiamo voluto dare sin dall’inizio di questo percorso un senso di grande trasparenza a tutte le azioni che abbiamo messo in campo – ha proseguito Stirati – l’incontro odierno con la stampa sta dentro a questo cammino, pur in una situazione che non è confortante per quanto riguarda i contagi. Noi però andiamo avanti, con grande convinzione, in direzione del 15 maggio 2022. In questo senso è stata attivata la consulenza con l’ingegner Matteo Costantini, che ha predisposto il Piano”.

Il 3 gennaio incontro con il Prefetto per illustrare il Piano

Il sindaco incontrerà il Prefetto Armando Gradone, proprio per discutere del Piano, il prossimo 3 gennaio, “mentre il Questore Giuseppe Bellassai – ha detto il sindaco – verrà qui dopo il 7 gennaio di persona, avendo espresso il desiderio di venire a Gubbio dopo la sua recente nomina”.

Il Piano che verrà sottoposto all’attenzione del Prefetto nasce dall’esperienza del Piano di Sicurezza già sperimentato nel 2018-19 e si fonda su una serie di ipotesi, proiezioni e scenari che vanno dal più pessimistico a quello più roseoha spiegato il sindaco – In tema di Ceri ogni parola può diventare macigno, è compito di tutti utilizzare un grande senso di responsabilità, attenzione e cautela. E’ inoltre evidente che se ci sono ragioni enormi, a livello generale, per assecondare con convinzione la campagna vaccinale, a Gubbio ce n’è una in più”.

5 possibili scenari, “I Ceri si svolgeranno in tutti i casi”

A spiegare nel dettaglio le modalità di elaborazione del Piano è stato lo stesso Costantini: “Il passo fondamentale con la Prefettura – ha detto – sarà quello di far capire la nostra metodologia di approccio alla Festa dei Ceri 2022. In base alle normative in vigore nel maggio 2022 vedremo poi il dettaglio dei contenuti, ora a noi serve, da parte del Prefetto, un riscontro sulla forma in base alla quale si sta lavorando”.

Il Piano prevede 5 scenari, che vanno dalla zona bianca al lockdown: sulla base di quelli che potranno essere i diversi colori delle regioni tra aprile e maggio prossimi. “A partire dai possibili scenari pandemici, insieme a Prefettura, Questura, Asl e Forze dell’Ordine vedremo quelle che saranno nel dettaglio le procedure da applicare. Il Piano, in sostanza, prevede una serie di contromisure il cui risultato finale è sempre la possibilità di svolgimento della Festa dei Ceri, con misure mano a mano più restrittive ma ‘tollerabili’. La corsa, e tutta la giornata del 15 maggio, non subiranno stravolgimenti rispetto alla forma a cui siamo abituati. Il dettaglio delle proposte, una volta che la Prefettura ci darà l’ok, andrà certamente illustrato al mondo ceraiolo in forma più ampia e partecipata”.

“Il piano è costruito in ragione dell’evoluzione pandemica”

Costantini ha spiegato che nella stesura del Piano “ci siamo riferiti alla normativa sportiva, consapevoli naturalmente che la Festa dei Ceri sia tutt’altro, ma questa ci torna estremamente utile per poter vivere al meglio la Festa salvaguardandone gli aspetti cari a tutti noi. Non c’è ad oggi una proposta rigida e chiusa, il piano è costruito in ragione dell’evoluzione degli avvenimenti, applicando eventualmente, a seconda del “colore” in cui ci troveremo, distanziamenti e mascherine”.

Ma i contenuti delle singole scelte, lo ripeto, andranno condivise, il Piano non prevede alcuna forma di stravolgimento della Festa, al massimo l’uso di mascherine o – parliamo sempre di ipotesi – di Green Pass. In base a quelle che saranno le normative in vigore, la proposta che noi presentiamo al Prefetto saprà dare una risposta, in base ai decreti che si susseguiranno il piano si adatterà”. La palla dunque passa ora in Prefettura: dopo l’incontro del sindaco il 3 gennaio il Tavolo dei Ceri tornerà a riunirsi per iniziare, questo è l’auspicio, a lavorare concretamente sui contenuti.