Cronaca

Centro scommesse vicino scuole a Porta Pesa | La protesta

Non azzardatevi!! Qui il gioco deve deve essere solo quello sano e libero dei bambini e dei ragazzi“. Recitavano quasi tutti così gli striscioni e gli slogan tenuti in mano da chi questa mattina ha voluto protestare contro la possibile futura apertura di un centro scommesse in uno dei locali situati proprio di fronte la rotonda di Porta Pesa. La sala, ed è questo il fatto che più ha scatenato la protesta di Libera, delle associazioni del borgo e dei cittadini, aprirebbe meno di 500 metri dalle scuole del quartiere. Tutti in piazza allora, a protestare e a chiedere alle istituzioni che la saracinesca del locale non si alzi.

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Da una parte la Ciabatti, dall’altra il comprensorio della Ugo Foscolo: a popolare la zona sono i bambini di 3 scuole, 1300 alunni. Questi i numeri che vanta il quartiere di Porta Pesa, a ridosso del centro storico di Perugia. Ora quella sala scommesse che dovrebbe sorgere lì vicino, cambia tutto. Tanta è la preoccupazione per i piccoli che ogni giorno percorrono via Brunamonti. “C’è una legge regionale – dicono i genitori e i rappresentanti delle associazioni – che vieta l’apertura delle sale slot vicino le scuole o aree di interesse per i bambini e i più giovani”.

A prendere la parola questa mattina, con la voce filtrata e amplificata dai megafoni, sono i portavoce di Libera Umbria, con Walter Cardinali, Rivivi il Borgo Sant’Antonio Porta Pesa, Vivi il Borgo, della Società di Mutuo Soccorso, i consiglieri comunali del Pd, Sarah Bistocchi e Tommaso Bori, che hanno già portato il caso in Consiglio e in Commissione a Palazzo dei Priori. Al momento, nonostante le istituzioni promettano di monitorare affinché tutto avvenga seguendo le norme e affinché le leggi sulla ludopatia non vengano trasgredite, esiste una sorta di rimpallo tra Comune di Perugia e Questura: trattandosi di un centro scommesse, infatti, a concedere l’autorizzazione per l’apertura del locale è la Questura, mentre il Comune può intervenire solo in un secondo momento.

Questa mattina a protestare c’erano anche madri, padri, maestre delle scuole del quartiere. Una zona riqualificata nel tempo, anche grazie ai colori dei disegni dei bambini. Come quelli dipinti nel sottopassaggio di via Brunamonti, che porta da un lato all’altro della strada, evitando il traffico. Anche lì i bambini hanno immaginato un mondo colorato, più bello. Lontano da un gioco che non sia quello sano e libero.

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