Cronaca

Centro Boeri, c’è una nuova accusa | Udienza slitta a gennaio

Una nuova accusa per l’inchiesta sul Centro Boeri di Norcia, che vede coinvolti il sindaco di Norcia Nicola Alemanno e l’architetto Stefano Boeri. La novità è emersa questa mattina davanti al giudice Federica Fortunati, dove si è aperta l’udienza preliminare sulla delicata vicenda della struttura realizzata dopo il terremoto del 2016 grazie ad una raccolta fondi di Corriere della Sera e TgLa7.

In apertura di udienza, infatti, il pm Patrizia Mattei (nella foto) ha presentato un nuovo capo d’imputazione, oltre ai reati di tipo ambientale e paesaggistico di cui sono accusati entrambi ed al reato di falso di cui deve rispondere solo Alemanno. Ad entrambi ora viene contestato anche il deturpamento di bellezze naturali (articolo 734 del codice penale), reato punibile con un’ammenda massima di 6.197 euro.

La difesa (gli avvocati Luisa Di Curzio e Massimo Marcucci per il sindaco Alemanno e Francesco Arata per l’architetto Boeri) ha chiesto a questo punto un rinvio per poter studiare le novità, ma anche in attesa della motivazioni della Cassazione sull’annullamento del sequestro (con rinvio degli atti al gip) ancora non depositate. Questo perché, se è vero che il sequestro e l’udienza viaggiano su due binari paralleli, le motivazioni della Suprema corte potrebbero comunque fornire elementi utili anche al procedimento penale e soprattutto al giudice Fortunati, visto che dovrà essere proprio lei a pronunciarsi in qualità di gip sui sigilli.

Si tornerà quindi davanti al gup il 16 gennaio 2019. La difesa di Boeri punta comunque al rito abbreviato, anche se per una decisione precisa in merito gli avvocati aspettano di leggere le motivazioni degli ermellini.