Terni

Centrale biometano Stroncone, torna la paura tra i cittadini

Prosegue l’iter burocratico per la concessione delle autorizzazioni alla Centrale Biometano della soc. proponente Enersi Tecnology Soc. Agricola SRL. che vorrebbe realizzare un impianto impattante che coprirebbe un’area di 55.000 mt. quadri, con 4 silos di 25 metri di diametro per un’altezza di 15 metri, alimentato con materiale putrescibile proveniente dalla regione Lazio. Il progetto si dovrebbe realizzare in una zona individuata, adiacente ad abitazioni e a soli 1.000 metri dal centro abitato dove è presente anche una scuola elementare.

Nonostante la Enersi abbia più volte rassicurato sulla sicurezza dell’impianto e della produzione di eventuali emissioni nocive, la preoccupazione dei cittadini rimane alta.

Prosegue iter per autorizzazioni

Il Comitato Permanente di Vascigliano, rimasto sempre attivo ed attento ed in collegamento con le Istituzioni preposte per avere notizie, ha ricevuto da pochi giorni l’aggiornamento della documentazione che conferma l’avanzamento dell’iter; sono state fatte conferenze di servizio che hanno visto i vari Enti preposti dare indicazioni e/o suggerimenti e/o limitazioni alla società che non demorde rispetto alla possibile realizzazione; è stato avviato una ulteriore procedimento per verificare l’assoggettabilità o meno alla VAS (Valutazione Ambientale Strategica).

Nuova conferenza

A tal proposito il 15.07.2020 ci sarà una nuova conferenza. Questa normativa prevede anche la partecipazione dei cittadini che, come già comunicato al sindaco tramite apposita nota dell’avvocato Valerio Passeri, ha manifestato la netta contrarietà del Comitato all’insediamento di tale impianto, motivando nel dettaglio tutte le perplessità del caso.

Il Comitato

“In tempo di Covid19 risulta difficile organizzare manifestazioni/assemblee, cercheremo di tenervi informati rispetto all’evolvere della situazione – spiega il Comitato e chiediamo a tutte le Istituzioni preposte di valutare con attenzione le scelte che prenderanno; spero che sentano il peso di una decisione che graverà sul futuro di un territorio fortemente provato. La chiusura degli ultimi impianti inquinanti ha fatto ritrovare equilibrio, respiro, facendo riprendere quell’identità ad alta vocazione agricola che caratterizza il nostro ambiente. È proprio così, il nostro territorio ha bisogno di respirare e la possibile realizzazione di questa centrale, credo di interpretare il sentimento e le sensazioni di tutti i cittadini, soffoca queste aspettative. Il Comitato chiede inoltre al Sindaco, l’intera Giunta e Consiglio un incontro, per mantenere una collaborazione Istituzionale, ed un canale comunicativo attivo con la cittadinanza che è fortemente preoccupata”.