Claudio Bianchini
Questa estate i folignati erano corsi al suo capezzale, come per fare coraggio ad un parente in fin di vita. E ieri notte tantissimi si sono precipitati lungo le sue sponde e sui suoi ponti per assistere ad una piena di carattere storico: anche per dire “quel giorno c'ero anch'io”. Il fiume Topino – citato persino dal sommo poeta Dante nella Divina Commedia – ha mostrato tutta la sua forza e la sua furia mettendo anche paura nel cuore della notte, quando alcuni tronchi d'albero e detriti si sono andati ad incastrare sotto le arcate del Ponte di San Giacomo. In tanti hanno sfidato pioggia e vento per 'godersi' uno spettacolo che non sarà facilmente ripetibile, anche se – a dire il vero – cinque / sei anni fa la situazione fu assai più drammatica. Gente di tutte le età, telefonino in mano ha voluto sfidare 'l'onda anomala' del Topino e conservarsi un ricordo. Decine e decine di foto sono poi finite in rete e in pochi hanno resistito alla tentazione di postarle su facebook. Un mix di paura e al tempo stesso una sorta di 'orgoglio ritrovato' nel vedere il proprio fiume, che ha assicurato dalla notte dei tempi vita e prosperità a Foligno, dimostrare il suo vigore. E per fortuna tutto è filato liscio, a grande velocità, con furia pazzesca ma liscio. E nella nostra photogallery vogliamo proprio riproporvi alcune delle immagini catturate direttamente dai folignati, in quella che è stata una delle nottate più 'umide' delle loro vita.