Città di Castello

Cassa di espansione “riempita” da vegetazione infestante “Così è preclusa funzionalità bacino”

La cassa di espansione di San Giustino – nell’area industriale sud del capoluogo – finisce al centro di un’interrogazione di Luciana Veschi (Fd’I) Corrado Belloni (Lega).

L’opera sul torrente Vertola – sorta di “diga artificiale” che riesce a contenere acqua in caso di piena, senza andare a causare problemi a valle con ipotetici allagamenti – era stata completata nel 2018 al costo di 1 milione e 300 mila euro, investimento sicuramente tra i più importanti degli ultimi 10 anni nel Comune altotiberino (erogato dalla Regione Umbria).

Allora era stata vista come un‘importante opera di messa in sicurezza per abbassare il rischio idraulico ma oggi (settembre 2023) la cassa di espansione si trova letteralmente ”riempita” di vegetazione arbustiva ed erbacea, che di fatto ne precludono la funzionalità. Al momento della realizzazione del bacino artificiale erano stati piantati pioppi e tigli al fine di creare una barriera che limitasse l’impatto ambientale dell’opera rispetto al contesto in cui era stata costruita: queste piante, però, in assenza di manutenzione, sono quasi tutte completamente morte e ricoperte dal verde infestante.

Per questo motivo i consiglieri Veschi e Belloni chiedono a sindaco e giunta di “conoscere se e quando è stata programmata una seria manutenzione dell’area occupata dalla cassa di espansione, al fine di consentirne la funzionalità preposta in caso di necessità prima dell’inizio della stagione invernale e comprensiva della sostituzione di arbusti secchi e coperti da vegetazione infestante”.