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Caso Maxi-Bolletta, Umbra Acque, “Deve pagare, non ci sono errori”

Non c’è pace per il povero medico umbertidese che, alcuni giorni fa, si è ritrovato una bolletta dell’acqua da 20’358 euro. Se il protagonista di questa storia, infatti, poteva ancora sperare di contare su di un annullamento del debito, per qualsivoglia errore, o almeno su di uno sconto, ora, dopo aver ricevuto la risposta di Umbra Acque, non può più farsi illusioni. L’azienda pubblico-privata che gestisce il servizio, con cui la “vittima” ha anche aperto un contenzioso, avrebbe chiaramente dichiarato che non si è trattato né di un errore né di un vizio di procedura da parte di Umbra Acque e che il maxi addebito di consumo, seppur involontario, sarebbe stato prodotto da una perdita nell’impianto di proprietà dell’utente (lo studio del medico).

L’azienda, che afferma di aver segnalato l’anomalia rispetto al consumo storico tramite suoi incaricati, avrebbe addirittura applicato, a norma di regolamento, una riduzione del 50% sulla bolletta e, di conseguenza, pretende di ricevere il resto della somma.

Insomma non c’è stato nessun malfunzionamento del contatore né alcun errore: l’acqua, però, è stata comunque consumata. Umbra Acque ha ricordato, inoltre, che sta all’utente procedere a manutenzioni o riparazioni delle condotte idriche, ed è anche suo dovere verificare periodicamente il contatore, per rintracciare eventuali anomalie o perdite occulte (quest’ultimo è il caso del medico).

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