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Caso Ceri, polemica a distanza tra i legali delle parti

Fa ancora discutere ed è tuttora viva la polemica riguardante il fotomontaggio in cui spiccavano tre insaccati al posto dei Ceri di Gubbio. Dopo la lettera dell’avvocato Michela Paganelli, legale della ditta Renzini Spa, è arrivata infatti anche la risposta di Ubaldo Minelli, difensore degli enti ceraioli. Quest’ultimo, nonostante la Paganelli abbia ritenuto la foto “di cattivo gusto ma non censurabile in base alle norme riguardanti la violenza, la volgarità e l’indecenza”, ha ribadito come la Festa dei Ceri sia uscita “gravemente danneggiata dalla campagna pubblicitaria realizzata, per fini meramente speculativi, dalla Renzini Spa”.

L’avvocato Minelli si è soffermato anche sula dichiarazione della Paganelli secondo la quale la campagna pubblicitaria non sarebbe mai stata approvata dalla stessa ditta: “Del tutto risibile e incredibile, poi, è l’affermazione secondo cui la Società Renzini non avrebbe mai approvato la campagna pubblicitaria in questione, di cui, in ogni caso, ne ha consentito la pubblicazione sul proprio profilo di Facebook per circa sei mesi”.

“Nel ribadire che la Festa dei Ceri costituisce espressione dell’identità, della cultura, della tradizione dell’intera comunità eugubina e regionale conclude Minelli – invito e diffido, in via ultimativa, la sua assistita (la Renzini), ai sensi e per gli effetti di cui all’articolo 2043 del Codice Civile, a voler provvedere al risarcimento di tutti i danni dalla stessa cagionati, attualmente in corso di quantificazione. In difetto, sarò costretto a dar corso agli atti dinanzi alla competente Autorità Giudiziaria, senza farne ulteriore avviso”.