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Caso “Biga”, Vip firmano petizione Tuttoggi / Marini riapre ‘dossier’, firma anche tu

Riportiamo la Biga di Monteleone a casa. La petizione on line promossa  da Tuttoggi.info per riavere lo splendido carro etrusco illecitamente detenuto dal Metropolitan Museum di New York, sta riscuotendo un buon successo di adesioni e l’interesse di decine di migliaia di lettori.

L’inchiesta giornalistica di Tuttoggi (Leggi qui con i documenti dell’epoca e le interviste video ai protagonisti di oggi) ha riacceso i riflettori su una delle più clamorose ingiustizie patite dall’Italia in tema di trafugamento di opere d’arte. La scoperta di nuovi documenti ritrovati dall’architetto Luigi Carbonetti testimonia in maniera inequivocabile le responsabilità del Governo dell’epoca, come quelle dei più recenti che fino al 2007 hanno negato che il raro reperto fosse stato trasferito negli States in maniera illegittima. Balle. Tutti sapevano, e chi non sapeva avrebbe fatto bene ad avviare qualche semplice ricerca all’Archivio centrale dello Stato che custodisce molti documenti in grado di svelare il ‘giallo’.

FIRMA ANCHE TU LA PETIZIONE

La petizione – ad una settimana dal lancio della petizione sul portale Avaaz.org sono poco meno di 400 i firmatari. Tra i quali firme illustri del mondo della politica, delle istituzioni  e dell’associazionismo. Alcune di queste vengono dalla Francia (5), Finlandia, Brasile, Nuova Zelanda, Germania e Stati Uniti (1). Fra i primi firmatari i sindaci di Vallo di Nera, Agnese Benedetti, e di Monteleone di Spoleto, Marisa Angelini (se non è un caso di omonimia, visto che il primo cittadino recentemente sembrava poco propensa a rivendicare la Biga al Met), l’ex sindaco di Spoleto Daniele Benedetti, il consigliere regionale Franco Zaffini (Fdi-An), che proprio in queste ore ha presentato una mozione che ricalca le argomentazioni portate alla luce da Tuttoggi, il presidente del consiglio comunale di Spoleto Giampiero Panfili (Rinnovamento), i consiglieri comunali della città del Festival Laura Zampa e Massimiliano Capitani (Pd), la segretaria della “Sinistra” Maura Coltorti, l’ex direttore della Comunità Montana Domenico Manna, l’avvocato Iolanda Caponecchi del foro di Spoleto che, insieme al collega Tito Mazzetta, segue la vicenda sotto il profilo giuridico-giudiziario. Solo per citarne alcuni. Anche l’associazionismo ha voluto far sentire la propria vicina tra cui l’Associazione Cento Comuni Spoleto, la Fondazione Giulio Loreti Onlus e Cultores Artium.

Le istituzioni – tra le autorità che hanno anticipato di condividere e di apprestarsi a firmare la petizione ci sono l’assessore regionale Stefano Vinti, il segretario della Cgil Umbria Mario Bravi, il consigliere comunale di Perugia Tommaso Bori (Pd).

Regione riapre ‘dossier’ – la presidente Catiuscia Marini, impegnata in prima persona nella difficile vertenza della Ast Terni, ha dato mandato ai suoi dirigenti di riaprire il ‘dossier’ che aveva visto la Regione già in prima linea nella battaglia dei primi anni 2000, quella che si concluse con la clamorosa decisione del Mibac di non far rientrare il carro nella Lista dei beni trafugati dall’Italia. Una decisione che oggi potrebbe essere facilmente rivista alla luce dei carteggi svelati. Se la petizione di TuttOggi avrà il successo sperato, e le iniziative politiche di queste ore lo fanno credere, verrà portata alla attenzione del Ministro Dario Franceschini e del premier Matteo Renzi.