Terremoto

Casetta di legno abusiva, due nursini nei guai

Una casetta di legno realizzata senza nessuna autorizzazione: è quella che i carabinieri hanno scoperto alle porte di Norcia – realizzata per far fronte all’emergenza abitativa post terremoto – e che ora è finita al centro di un’ordinanza di demolizione da parte del Comune di Norcia.

La richiesta di sopralluogo da parte dei carabinieri forestali di Norcia è arrivata al protocollo del Comune a fine aprile ed è stata seguita da una relazione (datata 31 maggio), “nella quale si rileva la costruzione di una struttura completamente in legno con sovrastante manto di copertura in tegolcoppo avente circa le seguenti dimensioni: Mt. 8,00 x 10,00 e altezza media 3,10 + una porzione di veranda di Mt. 2,90 x 8,00 per altezza media 3,10. La costruzione è poggiata su  un basamento in calcestruzzo; al momento del sopralluogo la struttura era in fase di costruzione”.

Ora, dopo due mesi e mezzo dalla prima segnalazione, il Comune di Norcia ha emanato un’ordinanza, in cui contesta,  ai due proprietari dell’area in cui è stata edificata la struttura, “l’esecuzione di opere edili in assenza di titoli abitativi ai sensi della l.r. 1/0215 e successive modifiche e integrazioni“, “l’esecuzione di opere edili in assenza di autorizzazione paesaggistica” e “l’esecuzione di opere edili in assenza di Valutazione di incidenza ambientale“. Secondo l’ente, quindi, la casetta di legno sarebbe totalmente abusiva. Da qui l’ordinanza  indirizzata però ad uno solo dei comproprietari in cui si intima “di provvedere a proprie spese, entro il termine di 90 (novanta) giorni, prorogabili di altri 30 (trenta) giorni su motivata richiesta dell’interessato, a decorrere dalla data di notifica della presente Ordinanza, alla demolizione delle opere abusive sopra descritte e di ogni altra opera abusiva nel frattempo eseguita, nonché al ripristino del precedente stato dei luoghi”.

Per i due nursini è scattata anche una segnalazione in Procura, con il rischio ora anche di un processo penale a loro carico. Potranno comunque presentare ricorso al Tar o al presidente della Repubblica contro l’ordinanza, pubblicata in questi giorni all’Albo pretorio del Comune di Norcia.

(foto di archivio)