Gubbio e Gualdo

Case popolari tra degrado, topi e serpenti, insorgono 20 famiglie

Un zona di Gualdo Tadino nell’assoluto degrado e “in grave disagio”. Insorgono con una lettera di denuncia 20 famiglie delle case popolari del quartiere Biancospino, che di fatto chiedono un immediato intervento del Comune.

Da 3 anni – lamentano i residenti dei 4 blocchi (da 5 appartamenti ciascuno) in via Pennsylvania non viene tagliata l’erba, che in alcuni punti supera i 2 metri. Non si vedono neanche i marciapiedi, che sono completamente ricoperti da arbusti allergizzanti”. Ma oltre alla flora sarebbe fuori controllo anche la fauna: non mancano infatti neanche topi – “spesso anche di grossa taglia” – serpi fienaie e, a poca distanza, addirittura cavalli “che lasciano i propri maleodoranti escrementi”.

Gli abitanti delle case popolari aggiungono che lungo via del Biancospino “si nota come a destra ci sia un’area curata, pulita e verde, mentre da noi, a sinistra, non c’è affatto manutenzione. Nelle case non esiste il numero civico, né il nome della via e delle traverse che conducono agli edifici. Queste mancanze creano inoltre gravi difficoltà quando 118 o servizi sociali devono trovare la casa giusta“.

Le 20 famiglie aggiungono infine anche la “totale assenza del lavaggio strada, come invece viene scritto nella bolletta Tari”. In conclusione della missiva anche una proposta: dedicare la via di questa parte di quartiere a Raoul Follereau, filantropo francese “che si è sempre battuto per diseredati, malati e giustizia sociale. È necessario dare giustizia e diritti a tutti i cittadini e avere a cuore le loro esigenze concludono e sottolineano i sottoscrittori della lettera.

Sulla vicenda è intervenuta anche la Spi Cgil Alto Chiascio: “Condividiamo quanto denunciato dai cittadini residenti nelle case popolari del quartiere Biancospino di Gualdo Tadino. È necessario che ci sia un’azione di riqualificazione di un’area che non può essere lasciata al degrado e interventi per il superamento delle barriere architettoniche, che riguardano alcune famiglie con problematiche molto forti per accedere alla propria abitazione. Lo Spi Cgil aveva anche dato la disponibilità ad attivare forme di volontariato per poter realizzare interventi di riqualificazione. Ater deve dare risposte e in sinergia con l’amministrazione comunale intervenire in tempi certi“.