Categorie: Cronaca Perugia

Case a luci rosse sigillate in via Gallenga. Richieste 50 euro per un rapporto sessuale con giovani asiatiche -foto

Pubblicavano annunci per appuntamenti erotici a pagamento che si tenevano tra gli appartamenti dei grandi condomini di via Gallenga. Si tratta di due distinte attività, entrambe gestite da 30enni cittadine cinesi, finite nel mirino della squadra mobile di Perugia, che al termine di un attività sotto copertura ha finito ieri per mettere i sigilli a due case a luci rosse.

“Una bella ragazza orientale ti aspetta per darti tanto relax e tanta gioia. Esperta in caldi massaggi, ambiente discreto e riservato. Anni 20”. Suonava così una delle inserzioni finite sotto gli occhi degli inquirenti, che facevano da “porta di ingresso” per uno dei due appartamenti di via Gallenga, dove le due donne gestivano un giro di prostituzione che coinvolgeva alcune giovanissime ragazze, sempre di origine cinesi.

Gli uomini della squadra mobile hanno scoperto il giro di prostituzione contattando direttamente alcuni di questi annunci, pubblicati sui principali siti e giornali che si occupano di Perugia. Le chiamate a una decina di utenze telefoniche facevano squillare sempre i telefoni delle due donne, che gestivano gli appartamenti di via Gallenga. In entrambi i casi, un agente sotto copertura si è recato negli appartamenti, sentendosi direttamente offrire una prestazione sessuale con una giovanissima asiatica per 50euro, prima di allontanarsi con un pretesto.

“Nella giornata di ieri -raccontano dalla Squadra Mobile- sono state effettuate due irruzioni contemporanee all’interno dei suddetti appartamenti”.

All'interno dei due appartamenti, gli uomini della mobile hanno trovato le due donne che gestivano il giro di prostituzione, sorprese con una somma in contanti (540 euro in uno dei due casi), diverse utenze telefoniche e -nel primo appartamento- anche la ricevuta di inserzione di un giornale di annunci. Gli appartamenti, peraltro -raccontano gli uomini della Mobile- presentavano “evidenti richiami alle case di appuntamento: luci rosse soffuse, profumi esotici, camere da letto arredate in modo sommario, grandi rotoli di carta in ogni camera, salviette monouso ed altro”. In uno dei due, era presente anche una ragazza in abiti succinti.

Gli appartamenti sono stati entrambi sequestrati per evitare il protrarsi del reato od anche agevolare la commissione di altri reati, mentre le due donne sono state tratte in arresto per i reati di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. (fda)

Foto Nicola Palumbo