Categorie: Politica Spoleto

CASA ROSSA SPIEGA IL NO AL BILANCIO 2009 E RINNOVA “NESSUN ACCORDO, NEANCHE CON CANDIDATO CON FEDINA PENALE PULITA”

“La crisi del capitalismo a livello internazionale sta piegando i Governi che scaricano sugli Enti Locali i loro problemi. E' vero quindi che il Comune si vede taglieggiato per i finanziamenti per 850.000 euro dal Governo, più tutti gli altri tagli, all'edilizia scolastica, trasporto pubblico, politiche sociali, inclusione sociale, politiche giovanili. E' vero che la “riforma” endoregionale organizza la distribuzione delle risorse e degli strumenti di governo a livello regionale penalizzando Spoleto a vantaggio dei territori ( Perugia, Foligno, Terni ) di provenienza dei politici che nella regione decidono. Quindi oggi Spoleto ha meno risorse perchè il Governo così ha deciso e perchè chi comanda in Regione ha a sua volta deciso che quelle che sono arrivate vanno organizzate a vantaggio di altri territori. Ciò su cui va giudicato l'ultimo bilancio di previsione della Giunta Brunini è su altro, attribuendogli le responsabilità che gli appartengono non altre, e cioè: su come vengono utilizzate le risorse risorse che Brunini e la Giunta hanno a disposizione. La questione centrale è: si contrasta con esse l'attacco sociale del governo e gli effetti della crisi internazionale del capitalismo o si asseconda questo attacco. Si potrebbero citare non retoricamente mille esempi ma ne basta uno per capire; nella relazione politica che accompagna il bilancio Brunini cita quattro priorità: la sanità, la viabilità, il patrimonio immobiliare di pregio, il governo del territorio. Dimentica del tutto Brunini, il lavoro, il sociale ( basta vedere le cifre per capire che non ha dimenticato solo le parole) e l'ambiente. Si dimentica il lavoro quando la crisi più grave del Capitalismo negli ultimi 80 anni ha già iniziato a produrre i suoi drammatici effetti (Minerva, Technocar, Meccanotecnica ecc…) quando dall'ISTAT abbiamo appena saputo che la produzione industriale è scesa di oltre il 12 %, e si dimentica il sociale, quando le famiglie degli operai e degli impiegati non ce la fanno più, ridotte allo stremo e con una indicibile difficoltà ad arrivare alla fine del mese, e si dimentica l'ambiente, ma questo sarebbe bastato aprire la finestra per accorgersene. Non è casuale tutto ciò. E' il frutto della piena internità di questa amministrazione alle logiche del mercato e alla politica degli affari. Le stesse logiche che si sono affermate con la politica delle “grandi opere” e dei “grandi eventi”. Grandi opere e grandi eventi che hanno drenato tante risorse, sottratte, per forza dei numeri, al lavoro e al sociale. I “bilanci di lotta” dei comunisti degli anni '50 e '60 sono solo uno sbiadito ricordo. E' per questa ragione politica, non contabile, che abbiamo detto il nostro no al Bilancio; ed è la stessa ragione per cui affermiamo l'impossibilità di qualsiasi ipotesi di accordo con il centro sinistra. Chi pensa che tolto di mezzo Brunini, l'accordo si può fare, magari con un candidato Sindaco del Centro Sinistra dalla “fedina penale” pulita, sbaglia. Sbaglia perchè porta in campo l'illusione che Brunini sia il responsabile della politica affaristica spoletina, piuttosto che il contrario, ovvero che la politica degli affaristi (banche,costruttori, professionisti, industriali, commercianti) ha avuto come esecutore materiale, naturalmente interessato, Brunini. Povero illuso chi pensa che questo blocco sociale “centrista” e i suoi interessi si sfascino perchè c'è un candidato Sindaco del Centro Sinistra che non si chiama Brunini e non è stato destinatario di un rinvio a giudizio. Per cui facciano di nuovo appello ai comunisti e agli oppositori che hanno a cuore il diritto al lavoro, la giustizia sociale e l'ambiente, a una battaglia comune in totale autonomia dal centrodestra e dal centro sinistra e dagli interessi affaristici che entrambi rappresentano”.