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Carabiniere morto a Foligno, disposta l’autopsia | Collega sotto choc

Era stato un turno tranquillo, come tanti nei lunghi anni di servizio. Ma proprio gli ultimi minuti hanno riservato a due colleghi carabinieri il peggiore dei destini. Emanuele Lucentini, appuntato scelto di 50 anni in servizio a Foligno è stato attinto da un colpo mortale alla testa, partito dalla mitraglietta M12 che avevano in dotazione per il turno.

Le indagini. La Procura di Spoleto ha lavorato intensamente nella lunga giornata di ieri per ricostruire l’accaduto, che sempre di più sembra assumere i contorni di una tragedia legata ad infinite concomitanze di atroci fatalità. Secondo una prima ricostruzione, il proiettile che ha ferito mortalmente Lucentini sarebbe partito accidentalmente dall’arma che in quel momento aveva in mano collega. Il carabiniere, sconvolto e ancora sotto choc, che in quel momento aveva l’arma in mano potrebbe essere inciampato, in ogni caso, è proprio l’esatta dinamica che anche in queste ore viene studiata dagli inquirenti per cercare di ricostruire nel dettaglio quella che sembra avere tutte le caratteristiche di una sciagura accidentale.

CARABINIERE MORTO A FOLIGNO PER COLPO DI PISTOLA, IPOTESI INCIDENTE

Autopsia. Intanto nelle prossime ore il magistrato titolare delle indagini Michela Petrini conferirà il mandato per lo svolgimento dell’autopsia sul corpo della vittima. Ad eseguirla saranno i medici legali Mauro Bacci e Anna Maria Verdelli. Questo passaggio, comprenderà anche con ogni probabilità l’iscrizione al registro degli indagati del collega che impugnava l’arma da cui è partito il colpo mortale, un atto dovuto per offrire al militare tutte le garanzie difensive in sede autoptica.

I fatti. Secondo quanto si è appreso i fatti si sarebbero svolti all’interno del piazzale della caserma dei carabinieri di via Garibaldi, dove immediatamente al momento dell’allarme è arrivata l’ambulanza del 118 che ha cercato disperatamente di soccorrere Lucentini. Per lui purtroppo non c’è stato niente da fare, a due ore dall’accaduto, alle 9 di ieri mattina è morto in ospedale dopo che i medici hanno tentato ogni strada per salvarlo.

Il dolore. Tutta la cittadinanza è scossa da una tragedia che ha coinvolto uno dei più noti rappresentanti dell’Arma nella comunità locale. Tanti i messaggi che sono stati diffusi sul social network per ricordare Emanuele Lucentini, originario diTolentino, ma da anni di stanza a Foligno. L’appuntato scelto lascia la moglie Stefania con cui risiedeva da qualche anno a Spello, gli anziani genitori e una sorella, tutti residenti nelle Marche.