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Carabiniere a luci rosse, in Cassazione per tornare libero

E’ in stato di arresto (ai domiciliari) dal febbraio scorso Stefano Tittarelli, il carabiniere su cui pendono le accuse di aver violentato in caserma una prostituta spagnola, ma anche di aver avuto rapporti con una una ragazza affetta da “inferiorità psichica, con insistenti pressioni fatte dal militare per convincerla a fare foto e filmini erotici “da rivendere”, le diceva lui, mentre con una sedicenne fotografata in reggiseno, l’indagato avrebbe millantato conoscenze nel mondo della moda. Nel pc dell’indagato sarebbero infatti state trovate le immagini, video e foto che secondo i giudici del Riesame rappresentano prova indiscutibile degli illeciti del brigadiere 53enne che prestava servizio a Gualdo Tadino.

L’indagine contro l’uomo era nata quando una minorenne lo aveva denunciato perché le aveva fatto delle foto nuda, dopo averla adescata durante una festa di paese. Poi i carabinieri gli controllarono il computer e dentro trovarono i filmini che adesso sono al centro degli episodi che gli sono valsi una misura cautelare. Contro la quale adesso il suo legale, l’avvocato Nicola di Mario ha presentato ricorso in Cassazione per un’udienza che si terrà il prossimo 12 maggio davanti ai giudici della Terza sezione della suprema Corte. 

Secondo la difesa del carabiniere infatti la concussione non sussiste perché nei noti video sequestrati dagli inquirenti nel computer del militare  non sarebbe emersa prevaricazione coercitiva  nei confronti della prostituta, né alcuna minaccia ulteriore. Per quanto riguarda invece l’induzione indebita, non vi sarebbe stato abuso di qualità o di poteri esercitati dal pubblico ufficiale, secondo la difesa infatti il carabiniere avrebbe “soltanto anticipato la propria eventuale disponibilità a svolgere attività d’ufficio in favore della donna”. Inoltre, in merito alla ragazza con disturbi psichici, di cui la procura lo accusa di essersi approfittato, secondo DiMario le indagini devono dire quale fosse l’indice rivelatore di difetti cognitivi. Da quali elementi quindi il carabiniere si sarebbe dovuto accorgere che la ragazza aveva dei problemi? Secondo il carabiniere non se ne poteva essere accorto perchè guardando il suo profilo Facebook questo era ricco di interazioni, quindi secondo il legale questo dimostrerebbe che il militare non avrebbe potuto distinguere la particolare difficoltà nelle relazioni da parte della ragazza. Secondo l’accusa invece era impossibile che Tittarelli, non avesse compreso lo stato suggestionabile della ragazza. Perchè una ragazza senza problemi avrebbe capito che il brigadiere non avendo alcun contatto con il mondo dell’hard non poteva garantirle lauti compensi in quel settore.