Elezioni 2018

Cannara al voto, si svelano le prime candidature a sindaco

Anche Cannara è tra i comuni umbri che si preparano alle elezioni comunali 2018: si tornerà a votare a circa un anno dalla caduta della giunta guidata da Fabrizio Gareggia, una ‘grande coalizione’ Partito Democratico-Forza Italia-civiche caduta a fine maggio dopo che il consiglio comunale sul bilancio è andato deserto per due sedute di fila e dopo che già in passato si era dimesso il vicesindaco (in quota Pd) Elisabetta Galletti.

Cannara – ad oggi retta dal commissario straordinario Michele Formiglio – tornerà al voto tra marzo e maggio. Ma quali scelte si troveranno i cittadini andando al voto? Ad aprire la campagna elettorale sarà la Lega Nord: “Il 12 gennaio ci sarà un incontro pubblico di tutte le liste di centrodestra dove il coordinatore Luigi Tardioli, unitamente al coordinatore dei tavoli tematici Luca Briziarelli, sanciranno la presenza della Lega alle prossime elezioni amministrative a Cannara”.


Cannara, arriva il Commissario: decadono sindaco, giunta e consiglio comunale


Oltre a quello della Lega Nord (e di tutto il centrodestra?) sono almeno altri tre i papabili: stando ai rumors, il Pd dovrebbe presentare un suo candidato e sta vagliando una rosa di nomi, tra cui quello della presidente pro tempore degli Irre Francesca Di Stefano, che potrebbe raccogliere anche il gradimento di settori di centrodestra.

Corsa solitaria, al momento, per Articolo 1-Mdp, che a Cannara ha mosso in Umbria i suoi primi passi e che ha cominciato già delle riunioni con i cittadini, ma in campo dovrebbe tornare, di nuovo con una coalizione larga (ma di stampo civico) anche  l’ex sindaco Fabrizio Gareggia.

Notabile assente dalle prossime amministrative cannaresi, il Movimento 5 Stelle: al momento non si parla di ‘comunarie’ e non è neanche chiaro se i pentastellati correranno alle elezioni, “anche considerato – spiega chi conosce bene la politica locale – che molte delle istanze ‘grilline’ sono state riprese, in passato, sia dalla giunta che dalle opposizioni”.

di Flavia Pagliochini