Città di Castello

Calcio horror, dirigente inibito fino al 2028 per schiaffo all’arbitro | Sputi dei tifosi a guardalinee, multata società

E’ stato un weekend particolarmente movimentato, quello appena trascorso, sui campi di calcio umbri. L’episodio più clamoroso è avvenuto in Grifo Sigillo-Montone di Promozione, vinta dagli ospiti per 0-1.

Al 33’ del secondo tempo, infatti, un dirigente della squadra di casa ha iniziato a protestare in modo irriguardoso contro l’arbitro, aggredendolo verbalmente ancora di più dopo aver ricevuto il cartellino rosso. Prima di abbandonare il terreno di gioco, però, l’uomo si è anche avvicinato al direttore di gara e in modo plateale lo ha colpito con uno schiaffo al volto.

Al termine della partita, dati il perdurare del dolore a naso e bocca e una lesione al labbro, l’arbitro si è dovuto recare al pronto soccorso dell’ospedale di Foligno, dove gli è stato diagnosticato un “trauma al volto in seguito a percosse” ed un “edema al labbro inferiore“.

Per il dirigente è arrivata l’inibizione a svolgere ogni attività fino al 28 febbraio 2028. Alla società di Sigillo, inoltre, tale gesto sconsiderato, è costato 2 punti di penalizzazione in classifica e una multa di 200 euro perché – come spiegato dal giudice sportivo – “per tutto il secondo tempo i tifosi della squadra di casa hanno proferito all’indirizzo degli ufficiali di gara, reiterate frasi ingiuriose, irriguardose e minacciose”.

Non è andata certo meglio in Eccellenza, dove per il Pierantonio è arrivata una maxi ammenda di 1750 euro. Durante l’ultimo match contro il Branca (perso per 0-1), infatti, protagonisti in negativo sono stati i tifosi, che dopo essersi aggrappati alla rete della recinzione hanno lanciato sputi centrando in testa uno dei guardalinee, raggiunto anche da gavettoni d’acqua.

Al termine della partita, inoltre, all’interno del recinto spogliatoi si sono riunite circa 10 persone che hanno rivolto frasi ingiuriose nei confronti della terna arbitrale. Il direttore di gara – sempre secondo quanto riportato dal giudice sportivo – avrebbe quindi chiesto al custode dell’impianto di far uscire gli indesiderati intrusi, ricevendo però il diniego dell’uomo e la risposta “La prossima volta apro tutti i cancelli”.