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CACCIA AL CINGHIALE: DOPO I CONTINUI INCIDENTI, ODG DEL CONSIGLIERE PANFILI (PDL)

Dopo l'impressionante sequela di incidenti mortali accaduta nel corso delle ultime due settimane in Umbria, durante le battute di caccia al cinghiale, arrivano le prime reazioni politiche. Già la Provincia nei giorni scorsi, per bocca del Presidente Guasticchi aveva lanciato l'allarme e la necessità di regolamentare questo tipo di caccia con corsi di formazione che tenessero conto anche della pericolosità delle armi usate. Arriva ora la nota stampa del Consigliere Provinciale Giampiero Panfili (Pdl) che sulla scorta di quanto suggerito dal Presidente Guasticchi, propone un Ordine del giorno per mettere alcuni punti fermi alla discussione, attraverso proposte dettagliate.

Ecco il testo:

“ORDINE DEL GIORNO

Oggetto: provvedimenti sulla caccia al cinghiale.

Premesso che: sono sempre più frequenti episodi dalle tragiche conseguenze che direttamente o indirettamente coinvolgono cacciatori durante battute di caccia al cinghiale; nella totalità dei casi gli incidenti si verificano per negligenza e imprudenza dei cacciatori stessi; la tipologia della caccia al cinghiale a squadre, soprattutto per le difficoltà di coordinamento di numerosi soggetti operanti contemporaneamente sull'area di battuta, rispetto al resto dell'attività venatoria, richiede particolari capacità ed una superiore preparazione nella tecnica, nonché una maggiore dimestichezza nell'uso delle armi utilizzate; per fare fronte alla maggiore complessità dell'attività, sono già previsti corsi di formazione per i soggetti che rivestono il ruolo di capi-squadra.

Considerato che: la preparazione attualmente richiesta non è sufficiente ad assicurare la necessaria sicurezza degli stessi cacciatori; la stessa Presidenza della Provincia si è dimostrata particolarmente attenta e sensibile sul problema offrendo piena disponibilità ad affrontare la questione.

Il Consiglio Provinciale invita la Giunta:

– a prevedere appositi corsi di formazione di più livelli sia per i capi-squadra che per tutti gli altri cacciatori iscritti;

– a predisporre un apposito regolamento con il quale venga preclusa l'attività della caccia al cinghiale a tutti quei soggetti che non abbiano svolto detti corsi;

– ad istituire, in via sperimentale nelle zone ZRC – Zone Ripopolamento e Cattura, delle altane in modo da facilitare la caccia al cinghiale riducendo il rischio di spari ad altezza uomo.”