Umbria | Italia | Mondo

Borse di studio Adisu, botte (e risposte) a destra e a sinistra

Università, più fondi dalla Regione, ma tagli alle borse di studio. Il singolare caso viene ricostruito da una serie di note e precisazioni seguite alla convocazione della Commissione di garanzia degli studenti Adisu. Al primo punto all’ordine del giorno, la proposta dell’Agenzia relativa al bando per le borse di studio del prossimo anno accademico.

La Sinistra Universitaria Udu Perugia lancia l’allarme: nella proposta c’è “un taglio netto sugli importi contanti destinati agli studenti idonei, una riduzione trasversale per tutte le categorie: fuori sede, pendolari, in sede; in totale i fondi stanziati sono stati tagliati di circa 1.200.000 euro, gravando particolarmente sugli studenti idonei in sede”. Sinistra Universitaria Udu annuncia quindi il proprio parere negativo al bando e lamenta di essere stata estromessa da ogni possibile trattativa preventiva: “Nonostante i nostri tentativi di dialogo sia con la Regione Umbria, sia con l’Adisu, l’interlocuzione avuta con le istituzioni ha finito per delegittimare il nostro ruolo, senza darci possibilità di avviare una discussione concreta e senza mai fare un passo indietro sostanziale. Amareggiati, continueremo a portare avanti la battaglia nelle istituzioni e nelle piazze per la salvaguardia del diritto allo studio nella nostra Regione, affinché gli importi tagliati vengano reintegrati e venga ristabilito il principio di tutelare le fasce più deboli e svantaggiate degli studenti”.

L’appello di Sinistra Universitaria Udu viene accolto dal portavoce del centrodestra in Consiglio regionale Marco Squarta, che batte sul tempo Rifondazione comunista Umbria. L’esponente di Fdi annuncia la presentazione di un emendamento al documento di bilancio della Regione, nel quale chiederà “l’immediato ripristino delle risorse per le borse di studio universitarie”. E conferma che, rispetto allo scorso anno, “Adisu prevede tagli di 1milione 40mila euro per il diritto allo studio universitario. Una voce che nel 2020 – informa Squarta – si indebolirà ulteriormente di 901 mila euro”.

A questo punto interviene l’assessore regionale Antonio Bartolini, replicando che la Regione non solo non ha operato tagli ai fondi per il diritto allo studio, ma che anzi ha sperimentato un nuovo finanziamento tramite il Fondo Sociale Europeo, che ha visto, per il 2017, un impegno aggiuntivo di 600.000 euro e per il 2018 di addirittura 2 milioni di euro “con la finalità di contribuire alla riduzione dei fattori di incertezza nel garantire i servizi e per migliorarne la qualità”.

Bartolini ricorda poi che a breve sarà inaugurato il nuovo studentato di Monteluce, “che metterà a disposizione degli studenti alloggi con standard abitativi di qualità”. Inoltre, sono in fase di ristrutturazione anche altri plessi residenziali che andranno ad arricchire l’offerta di Adisu. “Di conseguenza – aggiunge Bartolini – lo sforzo economico complessivo della Regione Umbria per il diritto allo studio per il 2018 sarà di 9.500.000 euro, superiore di ben 2.500.000 euro rispetto all’anno precedente”.

L’assessore precisa che “la Regione non ha arretrato di un passo rispetto agli obiettivi che da sempre si è prefissati, ovvero quelli di posizionarsi in un contesto di eccellenza. Dobbiamo però, prendere atto dei cambiamenti – avverte Bartolini – soprattutto a livello governativo. Infatti, l’ammontare delle risorse per garantire il diritto allo studio e la gestione di queste, dipendono da svariati fattori e criteri in rapido mutamento, a partire dal fluttuante ammontare del fondo integrativo statale (di cui ancora oggi non si conoscono gli importi con riferimento all’anno accademico 2018/19) e il dato variabile di anno in anno degli studenti beneficiari dei servizi dell’Adisu“.

In questo contesto e per queste finalità – informa Bartolini – abbiamo condiviso il percorso suggerito dall’Agenzia di rimodulare l’erogazione delle sole borse in denaro, cercando di redistribuire equamente le stesse borse e revisionando le fasce Isee, passando da 5 a 3“. Una rimodulazione che è stata effettuata “tenendo conto del contesto generale e delle modalità di gestione del diritto allo studio delle altre Regioni e, anche dopo la rimodulazione, la Regione Umbria risulterà essere una delle migliori, in quanto erogherà maggiori fondi agli studenti rispetto ad altre regioni. Anche grazie a questo intervento – conclude Bartolini – riusciremo più agevolmente a coprire la totalità di richieste di borse di studio per il settimo anno consecutivo“.

Pronta la controreplica di Sinistra Universitaria Udu, che riconosce in effetti l’aumento delle risorse destinate al diritto allo studio per 2 milioni, ma ribadisce: “La nostra mobilitazione si riferiva ai tagli concreti effettuati sugli importi delle borse di studio. Non mettiamo in discussione l’investimento complessivo della Regione nel settore del diritto allo studio, bensì in particolare la gestione dei fondi per le borse di studio, i quali oggettivamente sono stati ridotti di più di un milione di euro rispetto allo scorso anno”.