Città di Castello

Boom di visitatori per l’apertura dei tre monasteri di clausura

Tutto esaurito e boom di partecipanti alla due giorni “Vivi la Via” del consorzio Francesco’s ways, promossa dall’associazione le “Rose di Gerico” con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Città di Castello che, ieri (domenica 27 maggio) ha proposto un evento esclusivo, l’apertura dei monasteri di clausura femminili, Santa Chiara delle Murate, Santa Cecilia e Santa Veronica Giuliani. Circa 400 le adesioni, con vere e proprie file di attesa all’ingresso.

Sabato 26 maggio, per la giornata dedicata alla figura di “Francesco Pellegrino” è stata invece organizzata una breve camminata lungo il primo tratto della tappa Città di Castello-Pietralunga del cammino per Assisi. I “pellegrini” sono stati accolti dai frati francescani del convento degli Zoccolanti. Dopo un momento di convivialità e ristoro, Padre Massimo Siciliano ha affrontato il tema del pellegrinaggio come ricerca di spiritualità trasmettendone il messaggio profondo con semplicità tipicamente francescana.

Nel pomeriggio di domenica 27 maggio, come detto, è stato promosso l’inedito pellegrinaggio nei tre monasteri di clausura nel centro storico tifernate. “E’ stata un’occasione imperdibile per visitare questi luoghi di silenzio e preghiera troppo spesso sconosciuti: le richieste di partecipazione hanno superato di gran lunga le prenotazioni della vigilia, è stato un vero successo”, commenta soddisfatta la presidente dell’associazione le “Rose di Gerico” (info@lerosedigerico.it) Angelica Lombardo che, assieme a don Andrea Czortek, nella chiesa di San Francesco, luogo di partenza della manifestazione, ha accolto numerosissimi partecipanti.

Il parlatorio di Santa Cecilia, per l’occasione, è stato aperto oltre la balaustra che delimita la clausura, permettendo di ammirare gli antichi affreschi raffiguranti il ritrovamento della Vera Croce; la chiesa di San Giuseppe illustrata da una sorella clarissa e il chiostro con il piccolo Eremo (ex parlatorio) sono stati la prima tappa del pellegrinaggio. Il monastero di Santa Chiara è stato oggetto di scoperta e recupero di antiche testimonianze della vita quotidiana delle monache fin dal Medioevo con i suoi orti e le antiche cucine ancora annerite dal fumo dei camini. Da sottolineare l’eccezionalità di questa concessione, in quanto i luoghi sacri non sono mai stati aperti alle visite. Ultima tappa sono stati il chiostro e il museo di Santa Veronica Giuliani, “gigante di santità” vissuta nel monastero a lei dedicato.

Dopo l’adesione al consorzio Francesco’ways, hanno preso il via le iniziative collegate agli itinerari religiosi di Città di Castello e, in questa prima uscita ufficiale, è stato un vero e proprio successo di adesioni e visitatori provenienti da tutta Italia e dall’estero. I percorsi religiosi, che sposano in un formula a basso impatto ambientale ed economico, il nostro passato illustre e le bellezze naturaliste della collina umbra, sono un tipo di turismo su misura per Città di Castello, che ha diverse sfaccettature, tutte degne di diventare attrattori se valorizzate e fatte conoscere nei circuiti nazionali ed internazionali che lavorano con il marchio Italia”, hanno commentato il sindaco Luciano Bacchetta e l’assessore al Turismo e Commercio Riccardo Carletti.