Città di Castello

Blitz della Polizia nella “Casa del crack”, arrestato 37enne tifernate incensurato

Un tifernate di 37 anni (L.P. le sue iniziali), senza precedenti penali, è stato arrestato nella prima mattinata di martedì 13 marzo dalla Polizia di Città di Castello, in esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip Piercarlo Frabotta su richiesta del Pm Gemma Miliani.

L’uomo, oltre ad essere accusato di spaccio, è soprattutto indagato per aver provocato, vendendogli la dose fatale, la morte “in conseguenza di altro reato” di Luigi Silvestrini, 45enne artigiano deceduto nel maggio 2017. Ed è proprio da questa data, infatti, che sono partite le lunghe indagini: allora l’immediato sopralluogo dell’abitazione dell’uomo trovato senza vita aveva consentito di rilevare elementi utili a ritenere che il decesso del 45enne fosse collegato all’assunzione di stupefacenti.

L’indagine, protrattasi per diversi mesi, ha fatto emergere la considerevole rete di spaccio messa a punto dal tifernate, diventato punto di riferimento locale sia per l’acquisto che per la consumazione dello stupefacente.

Il 37enne, infatti, metteva a disposizione dei clienti che ne facevano richiesta l’abitazione di cui disponeva e gli strumenti per il consumo e l’assunzione. Inoltre avveniva spesso che effettuasse anche la “cottura” della cocaina trasformandola in “crack”. Elementi di riscontro sono stati acquisiti proprio nel corso della perquisizione domiciliare, dopo la quale l’uomo è stato portato alla casa circondariale di Perugia.