Città di Castello

Bivacchi, rifiuti e incuria tra Cva e Centro Salute. E quel ponte chiuso da mesi… (Foto)

Degrado, sporcizia incuria nell’area compresa tra il Centro Salute e il Cva della Madonna del Latte. Di nuovo. Una piccola “zona franca” di Città di Castello vandalizzata da anni ma anche “trasandata”, spesso colpa di frequentatori notturni o semplicemente incivili.

Pure in questo caso tante sono state le segnalazioni di rifiuti sparsi ovunque – in gran prevalenza bottiglie vuote – oltre ad un verde pubblico senza alcun controllo (erba alta e che spunta dappertutto) e i soliti murales che “decorano” ormai da decenni le mura del Centro Salute Asl (altrimenti noto come Consultorio) e del Centro Sociale (problema già aggravatosi nel 2017).


Via delle Terme imbrattata (di nuovo) dai vandali, scritte “nostalgiche” anche al Cva


In questi giorni abbiamo potuto vedere evidenti resti di bivacchi, con bottiglie di birra (ma anche di spumante!) sparse un po’ dappertutto, così come svariati rifiuti che vanno dal cartone del vino ai gratta e vinci, fino ai sacchetti di fast food. Per non parlare degli unici due cestini presenti, uno strapieno e pronto a esplodere, e l’altro già sventrato, con tutto il suo contenuto sparso per terra.


Quando piove in “sala d’aspetto”, utenti in fila al Consultorio zuppi e infuriati


Ma passeggiando ancora un po’ si possono trovare una cassetta del contatore Enel completamente aperta (con sportello divelto), che potrebbe diventare una “sala giochi” per chiunque e i già sopracitati murales, che colorano soprattutto le facciate dalla parte di via Vasari. Ecco perché i cittadini, oltre alle tante segnalazioni, tornano a chiedere anche un semplice sistema di videosorveglianza nei punti “caldi”.

Un altro disagio si registra invece ad appena 100 metri dai due edifici, con il ponte che attraversa il torrente Scatorbia e collega la Madonna del Latte con via delle Terme. La struttura è infatti chiusa da mesi per “lavori in corso” (come recita il nastro), costringendo l’esercito di pedoni e ciclisti a tornare indietro o addirittura scavalcare i due pallet di legno che chiudono il passaggio. Sarebbe ormai preferibile e anche dovuto vedere questi lavori in corso, prima che qualche temerario possa finire in acqua. O peggio…