Orvieto

“Benvenuto Orvieto diVino”, i vini dell’orvietano alla conquista dell’America

Il vino di Orvieto alla conquista dell’America e di altri mercati internazionali. La quarta edizione di Benvenuto Orvieto diVino, organizzata dal Consorzio Tutela Vini di Orvieto, è stata caratterizzata dalla presenza di una dozzina, tra giornalisti e blogger arrivati dagli Stati Uniti, oltre che dai giornalisti italiani esperti del settore.

La MasterClass che si è tenuta stamani, 28 maggio, al Teatro Mancinelli, con in degustazione i vini dei 4 terroir e di un rosso orvietano e una muffa nobile, ha letteralmente incantato i degustatori. Gli esperti americani hanno raccontato di aver ritrovato in tutti i vini un pezzo d’Italia e in particolare i profumi, i sapori, la storia e la bellezza del territorio orvietano. Grandi apprezzamenti sono arrivati anche dalla degustazione presso il Palazzo dei Sette, dove erano presenti alcuni produttori dell’Orvieto.

Benvenuto Orvieto diVino si è concluso con il posizionamento della mattonella, realizzata dall’artista orvietana Barbara Fusari, nell’apposita bacheca realizzata da Michelangeli in via Duomo, alla presenza, tra gli altri, del sindaco di Orvieto, Roberta Tardani, del presidente del Consorzio, Vincenzo Cecci e della vicepresidente Giulia Di Cosimo, responsabile degli eventi dello stesso Consorzio.

“È stata un’edizione di Benvenuto Orvieto diVino importante sotto tutti i punti di vista – dicono Cecci e Di Cosimo – Intanto, siamo tornati a vivere questo evento dopo due anni segnati dalla pandemia e poi oggi abbiamo potuto dare dimostrazione, una volta di più, della grande qualità che i vini orvietani riescono ad esprimere. Chi ha partecipato alle degustazioni – aggiungono il presidente e la vice – è stato davvero catturato dai nostri vini che non abbiamo dubbi sapranno presto conquistare nuove fette di mercato”. “L’obiettivo – sottolineano Cecci e Di Cosimo – è dare un’ulteriore dimensione internazionale ai nostri vini. Iniziative come questa sono orientate esattamente a far conoscere il nostro prodotto e quindi le nostre cantine e non per ultimo la nostra città anche al di fuori dei confini nazionali”. “Orvieto nel mondo non è uno slogan che abbiamo inventato oggi, ma dobbiamo lavorare ogni giorno perché il brand di questa parte d’Italia, unica per bellezza, storia, arte e prodotti enogastronomici, sia sempre più rafforzato”.

“Un ruolo centrale ce l’ha il Consorzio Tutela Vini di Orvieto con i suoi soci, capaci di valorizzare al massimo le uve del territorio, traducendole in vini che oggi non hanno nulla da invidiare ad altre zone enologiche del nostro Paese”, concludono Cecci e Di Cosimo.

Il sindaco Tardani, partecipando all’intera giornata di Benvenuto Orvieto diVino, ha sottolineato l’importanza dell’evento “che in questa giornata si intreccia – dice – con la candidatura di Orvieto a capitale della cultura italiana per il 2025”. “Vino e cultura da sempre nel nostro territorio sono un connubio indissolubile- aggiunge il sindaco – Sono convinta che anche l’apporto del Consorzio di tutela e di tutto il mondo del vino orvietano sarà fondamentale per costruire un progetto vincente”.

Alcuni numeri. Il Consorzio Tutela Vini di Orvieto conta circa 400 soci, di cui 34 cantine. Nel 2021 la produzione di Orvieto Doc si è attestata attorno ai 128 mila quintali di uve. Sono stati vinificati 89.600 ettolitri e imbottigliati 84.719 ettolitri.

Di Rosso Doc orvietano è stato raccolto 1.435 quintali ed è stato vinificato per 996 ettolitri, imbottigliato per 231 ettolitri.