Terni

Autovelox a Maratta, Confartigianato continua a bersagliare il Comune

Due autovelox entreranno in funzione in via Lessini perché “i veicoli in transito in entrambe le direzioni, tendono a aumentare la velocità aumentando il pericolo di incidenti” – così il Comune motiva la decisione di posizionare gli autovelox in una delle arterie più trafficate della città.

La polemica di Confartigianato

La decisione ha lasciato perplessa Confartigianato Terni che, nel mese di gennaio, aveva chiesto al Comune di Terni di dare maggiore attenzione alle aree produttive al fine di renderle maggiormente attrattive, ma “il primo intervento che ci troviamo a registrare è l’installazione di due nuovi autovelox in via Lessini” – si legge in nota dell’associazione che continua a lanciare stoccate contro l’amministrazione comunale.

La polemica

“Certamente iniziative per la sicurezza stradale sono importanti e positive – sottolinea Confartigianato – ma riteniamo che sia necessario un impegno più ampio sulla sicurezza delle aree produttive che comprenda anche e prioritariamente gli aspetti della protezione dai rischi di esondazione e allagamenti, furti, rischi ambientali da fonti inquinanti, che invece sembrano essere stati tralasciati o, perlomeno, posticipati nell’azione amministrativa”.

Cosa manca?

Secondo l’associazione di categoria nelle aree produttive si continuerebbe a sentire la mancanza di manutenzione stradale, manutenzione del verde, segnaletica verticale ed orizzontale, banda larga, marciapiedi, illuminazione pubblica, completamento della rete di distribuzione del metano, potenziamento della rete fognaria e di convogliamento delle acque meteoriche, completamento ed entrata in funzione della piastra logistica.

Quali sono le priorità?

“La scelta di dare la precedenza agli autovelox – conclude la nota – rende difficile capire e condividere le priorità. Se in più si aggiunge che a Terni purtroppo è prassi comune presentare le scelte amministrative come mera applicazione di cavilli burocratici, diventa praticamente impossibile perseguire l’indispensabile coesione sociale”.

(Modificato alle 17.50)