A seguito di un'audizione in Commissione consiliare in Provincia, Forza Italia ha presentato un comunicato stampa che di seguito riportiamo integralmente in merito alla Spoletina Trasporti Spa.
“Il Presidente della Spoletina Trasporti (SSIT – gestione S.p.A) – si riferisce attraverso il comunicato – lancia un autentico grido di allarme: «La società di trasporto pubblico dello spoletino è in grave crisi di liquidità, alle condizioni attuali potrebbe avere non più di due o tre anni di vita…». È questo il passo significativo di un'ampia ed articolata esposizione che il Presidente ed il Direttore Generale della società hanno reso a seguito di un'audizione promossa dal Presidente della Commissione di Controllo e Garanzia della Provincia. Nel corso del dibattito, la discussione si è notevolmente arricchita, anche a seguito dell'intervento del Capogruppo di Forza Italia, il quale ha fatto emergere le criticità di un'azienda che presenta costi di gestione esorbitanti rispetto all'entità dei ricavi e dei contributi regionali. Situazione kafkiana e difficilmente sostenibile: infatti, l'azienda pur avendo un costo/km pari a 2,4/2,5 euro, quindi molto contenuto, incassa, data la bassa densità abitativa del suo territorio, circa 0,30 centesimi/km, mentre le altre aziende umbre, ad esempio l'ATC di Terni e l'APM di Perugia, incassano rispettivamente 0,60 centesimi/km e 1 euro/km. Praticamente, da quando sono cessati i benefici della legge n.204/92 sul ripiano dei disavanzi pregressi e precisamente dal 2004, che hanno garantito a questa azienda un contributo annuale da parte dello Stato di circa 1 milione di euro per 10 anni, la Spoletina ha cominciato ad avere disavanzi di esercizio che nel solo anno 2007 la porterà a chiudere con circa 1,8 milioni di euro di perdite. Situazione questa, come precisato da Fi, estremamente preoccupante, per ora tamponata con operazioni di ricapitalizzazione del capitale sociale, ma che sta erodendo il patrimonio netto posto a garanzia dei debiti. Nel suo intervento, il Capogruppo di Forza Italia ha richiamato la Provincia, proprietaria del 50% della società, ad attivarsi immediatamente per scongiurare una lenta agonia dell'azienda che potrebbe mettere a rischio una realtà industriale importante per lo spoletino e soprattutto sia la solvibilità nei confronti dei fornitori che il mantenimento degli attuali assetti occupazionali in merito al quale sono interessati circa 230 dipendenti”.