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Ast Terni, bandiera della discordia “Polemica creata ad arte”

La bandiera tedesca solitaria in Viale Brin ha scatenato più di una polemica. Nella mattina di ieri, presso lo stabilimento di Ast, alcuni lavoratori si erano accorti dell’assenza del tricolore e della bandiera europea, ammainate in favore dei colori nero-rosso-oro della Germania.
Certo è che una bandiera non è il problema fondamentale di Ast, ma in un momento difficile come questo, qualsiasi gesto, qualsiasi episodio, rischia di trasformarsi in un incidente diplomatico, tanto che subito si erano attivati i canali della politica e dei sindacati per cercare di capire cosa fosse successo. Si è parlato di atto provocatorio, gesto incosciente, ed era già pronto un comunicato stampa dei sindacati, ritirato poco prima di essere diffuso, poiché, nel frattempo, sulle aste dello stabilimento era ritornato il tricolore.
Come abbiamo avuto di verificare con fonti dirette dell’azienda, la momentanea presenza della bandiera tedesca sulla fabbrica di Viale Brin, è da attribuire a un gesto di rispetto nei confronti di alcuni delegati del management tedesco venuti dalla Gemania in visita al polo siderurgico ternano. “Una polemica costruita ad arte – dice l’azienda – non è stato né un gesto provocatorio né un gesto offensivo. Smentiamo categoricamente qualsiasi interessamento delle istituzioni per accelerare la rimozione della bandiera tedesca”.
È consuetudine, durante visite ufficiali, affiancare le bandiere di rappresentanza degli ospiti, ma non è altrettanto usuale togliere le proprie. In fondo non si poteva lasciare anche il tricolore, e perché no la bandiera europea, vicino a quella tedesca? Forse è un’abitudine tutta italiana quella di subire il fascino del potere tedesco.

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