Assisi

Assisi, giunta Proietti al quinto addio? Capitanucci “pronto a lasciare”

Cinque assessori in sette anni. Potrebbe segnare un record la giunta Proietti, che dopo aver dimissionato Claudia Travicelli (2017) e perso i tecnici Eugenio Guarducci e Italo Rota (2018), ha visto nel 2021 anche l’addio di Simone Pettirossi. E ora a un passo dall’addio ci sarebbe Alberto Capitanucci, delegato ai lavori pubblici e urbanistica e con in mano diversi dossier importanti.

Di certo nella giunta Proietti è in corso “una verifica”, dovuta a uno slancio amministrativo inesistente senza contare l’insofferenza di partiti (Pd e M5S) ed esponenti delle civiche del sindaco (Assisi Domani e Assisi Civica) per la scarsa visibilità loro concessa; con la speranza, per le civiche scontente dei posti in giunta e bruciate nella corsa allo scranno per la massima assise, di trovare un posto al sole qualora rimpasto di giunta dovesse esserci.

L’assessore pronto a dimettersi – secondo alcuni sarebbe già “pronto a lasciare” e avrebbe già le dimissioni firmate, per altri avrebbe solo minacciato di farlo – sarebbe come detto l’ingegnere Alberto Capitanucci, delegato ai lavori pubblici e urbanistica e con in mano diversi dossier importanti. Non è chiaro se l’addio sarebbe motivato da nuovi orizzonti lavorativi (Capitanucci ha a lungo lavorato con il Sacro Convento di Assisi, un’esperienza utile anche con ottica Giubileo del 2025) o da incomprensioni assessorili, ma non mancano i malumori verso la giunta Proietti dovuti al fatto che il secondo mandato non sembra avere la brillantezza e lo slancio che ci si aspetta da un sindaco riconfermato e che, slegato dall’esigenza di vincere nuove elezioni – quantomeno comunali, sussurrano i bene informati – dovrebbe avere più coraggio ed essere in grado di dare anche spazio, meriti e visibilità a tutti gli alleati. Coalizione che presumibilmente, nel 2026, si presenterà di nuovo insieme dopo aver guidato la città per dieci anni (le civiche e il Pd, mentre il M5S è al primo mandato in coalizione).

A suonare la carica, a fine 2021, ci aveva tra l’altro pensato la segretaria del Pd Claudia Ciombolini: “Facciamo lealmente parte di una maggioranza eterogenea – le sue parole – che ha riportato il centro-sinistra alla vittoria nel lontano 2016 e che ha fatto molto per questa città. Alla sindaca spetta l’onore e l’onere di garantire che il programmare e l’agire dell’amministrazione siano frutto del rispetto del minimo comun denominatore che tiene unite forze di maggioranza, Noi abbiamo quindi la possibilità e la volontà di dare un contributo maggiormente incisivo in questo secondo mandato che – dopo un primo anno abbastanza statico – deve ora decollare”.