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Art bonus, sono più di 300 i mecenati della città

Si scrive Art bonus, si legge mecenati per un giorno. La campagna donazioni portata avanti dal Comune di Perugia va avanti e non si arresta. I soldi raccolti sino ad ora sono più di 160mila euro a fronte della somma totale di 285mila necessaria per la riqualifica dei cinque beni bandiera individuati. Al momento, come spiegato nel sito del a comune di Perugia, sarebbero 332 i mecenati della città che hanno aderito al progetto Art bonus, ma da Palazzo fanno sapere che la lista è in continuo aggiornamento e che nell’elenco può mancare qualche finanziatore dell’ultimo minuto. Tanti i nomi noti, dai singoli cittadini, alle associazioni e studi associati, fino ai rappresentanti politici di Perugia e della Regione ma, lista alla mano, saltano agli occhi alcuni grandi assenti

I beni individuati. Cinque, dicevamo, i beni individuati la scorsa primavera e per cui è iniziata la raccolta fondi necessaria per il restyling:

  • le statue e l’arco dei giardini del Frontone (50mila euro),
  • la fontana di via Maestà delle volte (25 mila euro) e
  • il pozzo di San Francesco (15 mila euro) e la vera del pozzo etrusco in piazza Piccinino (per un totale di 45mila euro).

A questi si aggiunge il bene bandiera dell’operazione Art bonus, individuato dal sindaco Andrea Romizi, quello più impegnativo dal punto di vista economico. Parliamo della Fonte dei Tintori sulla strada San Galigano, ora relegato a luogo di passaggio a pochi passi dalla facoltà di Giurisprudenza e i cui lavori costerebbero 150mila euro.L’intento, quindi, sarebbe stato quello di trasformarlo da un non luogo ad una cerniera fondamentale tra la periferia del centro storico e la città. Al momento, come spiegato nel sito del Comune, le donazioni raccolte sarebbero circa 23mila euro.

I mecenati. Fermo promoter del programma di crowdfounding, non poteva mancare il nome del sindaco Andrea Romizi (spicca anche quello del fratello gemello Francesco), seguono quello degli assessori Michele Fioroni (il cui ufficio ha guidato la campagna di comunicazione del progetto Art bonus), Maria Teresa Severini, Edi Cicchi, Cristina Bertinelli. Francesco Calabrese. E ancora, tra i politici, sono diventati mecenati Raffaele Nevi e Antonio Bartolini, rispettivamente consigliere e assessore regionale. Restando a palazzo dei Priori, nella lunga lista di nomi degli aderenti alla bella iniziativa appare anche il nome di Mario Cartasegna, l’avvocato balzato nelle cronache nazionali per aver una pensione d’oro paragonabile allo stipendio di Barack Obama. Come dire, forse, un piccolo rimborso nelle tasche del Comune dopo le costose consulenze che l’avvocato avrebbe fatturato in passato. Tra gli oltre trecento nominativi spicca quello di Brunangelo Falini, professore di ematologia dell’Ospedale di Perugia e di altre associazioni del territorio (woman@work gruppo letterario, ma anche Morlacchi srl) e studi associati. Senza dimenticare gli appartenenti alla famiglia Cucinelli che, ricordiamo, in passato hanno sponsorizzato il rifacimento della fonte di via Maestà delle Volte, nonché delle statue e dell’arco del Frontone, grazie ai contributi degli invitati in occasione del matrimonio della figlia Camilla.

I grandi assenti. Lista alla mano, della Giunta sembrano assenti i nomi degli assessori Emanuele Prisco, Cristiana Casaioli, Diego Waguè e quello del vice sindaco Urbano Barelli. Tra le fila di coloro che siedono nell’aula del consiglio comunale spicca solo quello del presidente Leonardo Varasano ma sono invece assenti quelli di maggioranza e opposizione. Che i consiglieri comunali non abbiano sposato il progetto di riqualifica di alcune aree della città? Come dire che, forse, dai delegati dai cittadini ad amministrare la città ci si aspettava forse maggiore partecipazione, ma per coloro che volessero ancora aderire il progetto c’è ancora tempo: la campagna donazioni è ancora aperta.