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Arrestato a Città della Pieve uno spacciatore: sequestrate anche banconote false

I militari dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Città della Pieve, coordinati dal Luogotenente Salvatore Tirrito, nel corso di un servizio finalizzato alla prevenzione e repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti hanno arrestato, a seguito di mirate perquisizioni domiciliari, veicolari e personali, un cittadino albanese trentenne, che abitava nella limitrofa toscana, per essersi resosi responsabile dei reati di detenzione ai fini di spaccio di un ingente quantitativo sostanza stupefacente nonché per il possesso di banconote in euro contraffatte.
La particolareggiata attività d’indagine, posta in essere dagli investigatori del Comando, iniziata tempo addietro monitorando alcuni giovani assuntori di sostanze stupefacenti, si è articolata mediante il ricorso a mirati servizi di osservazione, controllo e pedinamento fino al momento in cui, ottenute le dovute certezze, si è intervenuti dando luogo alle perquisizioni domiciliari che hanno consentito di rinvenire e porre sotto sequestro un consistente quantitativo di marijuana illegalmente detenuta ed abilmente occultata nell’abitazione del cittadino albanese. Nel corso dell’operazione si sono rinvenuti, inoltre, 700 grammi di atropina, comunemente usata dagli spacciatori come sostanza con cui tagliare la cocaina messa in commercio, innumerevole materiale per il confezionamento delle dosi di sostanza stupefacente, un bilancino di precisione, denaro contante provento dell’attivita’ di spaccio.
Il cittadino extracomunitario, una volta raccolti gli elementi di colpevolezza in relazione attività all’illegale, veniva dichiarato in arresto ed associato, su conforme avviso della Procura della Repubblica di Montepulciano, giurisdizionalmente competente, presso il carcere di Orvieto in attesa degli ulteriori sviluppi giudiziari.
L’acume investigativo dei militari operanti, che hanno individuato gli involucri di sostanza stupefacente abilmente celati all’interno di apposite fessure ricavate nei muri del garage sottostante l’abitazione, ha consentito di eliminare dal mercato locale la marijuana sequestrata ammontante a circa 700 gr. la quale, se posta in commercio, avrebbe fruttato un notevole ricavato in danaro al pusher tratto in arresto.