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ANCHE GLI ANZIANI UMBRI SCENDONO IN PIAZZA CONTRO LA MANOVRA

“Un provvedimento senza equità che non crea sviluppo e che si abbatte esclusivamente sulle categorie sociali più deboli, lavoratori, giovani precari e pensionati, senza toccare invece i grandi patrimoni e le rendite” – così si legge nella nota diffusa dallo SPI (Sindacato Pensionati Italiani) della CGIL che nelle giornate di ieri ha organizzato, nelle due province umbre, delle manifestazioni di protesta che andranno ad accrescere il massiccio numero di scontenti nella grande manifestazione nazionale del 25 Giugno a Roma, per la quale partiranno 15 pullman dall'Umbria. “I pensionati sono al fianco della Cgil nella sua battaglia per contrastare i tagli e i provvedimenti iniqui del Governo” – senza mezzi termini, Oliviero Capuccini, segretario generale dello Spi di Perugia, e Raffaella Chiaranti, segretaria generale dello Spi Cgil di Terni, hanno dichiarato battaglia alle nuove misure adottate dal governo in fatto di pensioni che andranno ad incidere, in modo particolare, sui bassi redditi. I due dirigenti hanno poi incontrato i Prefetti delle città, invitandoli a referire al governo i motivi di preoccupazione dello SPI. Nel corso delle due iniziative sono intervenuti, oltre al segretario generale dello Spi dell'Umbria, Graziano Massoli, anche i segretari della confederazione, Vincenzo Sgalla per Perugia, Lucia Rossi per Terni e il segretario generale regionale Mario Bravi. Tra i punti cardine della protesta dei pensionati umbri ci sono le modifiche previste dalla manovra in materia di invalidita' civile: ''Con l'innalzamento della percentuale dal 75 all'85% persone con alcune patologie gravissime saranno escluse da questa forma minima di assistenza''. Poi, lo Spi Cgil punta il dito contro i tagli a Regioni e Comuni, di oltre 10 miliardi di euro in tre anni, tagli che, ha sostenuto il segretario regionale dei pensionati Graziano Massoli: '”rischiano di produrre interventi pesanti su Sanità e Sociale, quindi soprattutto a danno degli anziani”