di Umbertide Aperta
Una nuova lista civica scuote gli equilibri politici di Umbertide. “Umbertide Aperta” l'ultima “compagine” scesa nel campo della politica umbertidese sta rapidamente incrementando i propri consensi, passando, nel giro di pochi giorni, dal ruolo di cenerentola della politica locale a protagonista. A breve sarà resa nota la “squadra” che parteciperà alle elezioni amministrative 2014 e sopratutto il candidato a sindaco di questo movimento che potrebbe rappresentare l'ago della bilancia nella sfida elettorale. Quello che è certo è che “Umbertide Aperta” proporrà dei volti nuovi, delle forze fresche pronte a impegnarsi nella vita politica locale.
“Dopo un lavoro di diversi mesi – affermano da Umbertide Aperta – vogliamo presentare ai nostri concittadini un progetto politico, un programma amministrativo e la proposta di una lista che li rappresenti in Consiglio Comunale.
Siamo cittadini che intendono responsabilmente impegnarsi in prima persona per la propria Comunità, mettendo a disposizione il proprio tempo e le proprie competenze. E non solo in occasione di un passaggio amministrativo, quanto per costruire insieme, da qui, un nuovo percorso politico, del quale la rappresentanza in Consiglio Comunale sarà uno dei punti di riferimento intorno ai quali lavorare.
In piena coerenza con le motivazioni e gli obiettivi che hanno determinato nell’Aprile 2013 la nascita del movimento – continuano – Umbertide Aperta propone di presentare in occasione delle elezioni amministrative di maggio 2014 una lista autonoma, aperta alle culture di area riformatrice: cattolica popolare, socialista, liberale, progressista e ambientalista. Parte costitutiva della lista sono le associazioni, i liberi cittadini che intendono impegnarsi in una nuova alleanza per il cambiamento, fondata su una idea della politica intesa come servizio per la Comunità e sulle cose da fare per garantire alla nostra città una nuova fase di sviluppo sostenibile”.
I punti chiave del programma di “Umbertide Aperta” prevedono: Il potenziamento del sistema produttivo, l'investimento nel capitale umano, la ricerca e l'innovazione, le dotazioni infrastrutturali, la protezione sociale, la qualità dell’ambiente, la sicurezza e la legalità.